Forse il nome Mike Flanagan non vi suonerà familiare ma su Netflix è stato in grado di ridefinire l'horror con le serie The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor, Midnight Mass e prossimamente The Fall of the House of Usher basata sul racconto di Edgar Allan Poe da noi intitolato La caduta della casa degli Usher. Poche settimane fa era arrivata un'altra sua serie su Netflix, The Midnight Club, cancellata alla prima stagione, secondo alcuni siti di settore per un motivo molto preciso.

Le cose cambiano

Seguendo la scia lasciata dal duo Lisa Joy/Jonathan Nolan che avevano lasciato la HBO per Amazon Prime Video (e forse non casualmente il canale via cavo ha cancellato Westworld senza una stagione finale) Mike Flanagan e il suo co-sceneggiatore Trevor Macy hanno fatto il salto da Netflix sempre su Amazon Prime Video, con conseguente cancellazione di The Midnight Club (casuale o no, resta da vedere). Flanagan era sempre stato un ammiratore delle opere di Stephen King, infatti prima aveva sceneggiato e diretto Il gioco di Gerald (2017) per Netflix e poi Doctor Sleep (2019), sequel di Shining di cui prevedeva di scrivere un ulteriore sequel (senza una base legata a King) ma i risultati al botteghino avevano posto fine al suo piano. Ma ne aveva uno ancora più grande.

La torre nera

La saga di La torre nera di Stephen King è sicuramente la sua opera più ambiziosa: otto romanzi, un racconto breve per bambini e alcuni fumetti pubblicati tra il 1982 e il 2012, in cui l'autore aveva deciso di collegare tutte le sue opere precedenti attraverso dei portali chiamati sottilità, ovvero la nebbia vista in The Mist (2007) tratto dal racconto La nebbia presente nella raccolta Scheletri (dove però aveva un finale molto diverso) e nella serie Haven, cinque stagioni tra il 2010 e il 2015, basata molto liberamente sul racconto Colorado Kid (2005) dove erano invece portali più tradizionali anche se svelati solo verso la fine. Nel primo romanzo della saga, L'ultimo cavaliere (1982, ultima edizione da noi 2017 Sperling & Kupfer) tutto è già cominciato (ma verrà rivelato retrospettivamente): il pistolero Roland sta inseguendo il cosiddetto uomo in nero attraverso un deserto senza fine. Per semplificare una trama estremamente complessa, nel corso della sua odissea incontrerà nuovi compagni di viaggio, farà esperienze terrificanti, il tutto mentre si avvicina alla Torre nera del titolo, un luogo misterioso e metafisico dove si suppone troverà la risposta a tutte le sue domande. Nel 2017 era arrivato nei cinema La torre nera, più o meno liberamente ispirato al primo romanzo, dopo ben dieci anni di tentativi di portare la saga sullo schermo. I protagonisti erano Idris Elba nel ruolo di Roland e Matthew McConaughey in quello dell'uomo in nero, ma il film incassava 113 milioni di dollari nel mondo contro un budget di sessanta milioni e il progetto di creare un franchise cadeva nel limbo.

Oggi

Appena arrivato in quel di Amazon Prime Video, Mike Flanagan ha rivelato a Deadline Hollywood il suo progetto da tempo inseguito: The Dark Tower, una serie basata sulla saga di La Torre nera, per la quale (in stile Il signore degli anelli: gli anelli del potere) prevede cinque stagioni per essere raccontata degnamente. Lo showrunner e il suo socio Trevor Macy hanno rivelato di avere acquisito i diritti di tutta la saga cartacea che spazia dall'horror alla fantascienza al dark fantasy al western, Flanagan ha già scritto la sceneggiatura del pilot e sottoposto a Prime Video l'intera struttura delle cinque stagioni. Ha anche aggiunto come immagina la prima scena del pilot: su uno sfondo nero appare la scritta

L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì

Ovvero la prima frase di L'ultimo cavaliere, seguita da un paesaggio sterminato con una silhoutte sullo sfondo. Inoltre ha aggiunto come pensa di trasporre i romanzi: prendere gli elementi più fantastici e meta-narrativi difficili da riportare sul piccolo schermo e renderli più realistici. Lo showrunner ha anche rivelato il motivo del passaggio da Netflix a Amazon Prime: il canale in streaming era molto cambiato dai tempi in cui aveva iniziato con The Haunting of Hill House, c'erano stati cambiamenti ai piani alti e sentiva che serpeggiava una certa precarietà, motivo per cui aveva deciso che era il momento di cercare lidi più sicuri.

Essendo ancora nelle fasi iniziali della pre-produzione non esiste una data di arrivo in streaming per la prima stagione di The Dark Tower, voi cosa ne pensate, la saga di Stephen King si presta a diventare una serie e Flanagan è il più adatto a darle vita?