Siccome siamo entrati nel periodo dei modi di dire usati come titoli, dopo il film Long Story Short ecco arrivare la serie di Netflix Sweet Tooth, che nel mondo anglosassone indica una persona a cui piacciono molto i dolci. Ma la storia è estremamente più complicata di così.

Le origini

Tutto comincia nel 2009, con il fumetto omonimo della Vertigo (di proprietà della DC Comics), creato da Jeff Lemire e la cui corsa è proseguita fino al 2013, per poi avere una nuova vita nel 2020 con Sweet Tooth: The Return. Nella storia, Gus è un ragazzino che ha alcuni tratti da cervo e vive col padre isolato nella foresta fin dalla nascita. Il padre gli ha insegnato di tutto, dalle cure mediche alle profezie religiose, ma Gus desidera poter andare oltre la foresta e così scopre che al di fuori non c'è solo fuoco, come gli ha sempre raccontato il genitore, ma solo altra terra. Purtroppo la realtà entra nella sua vita prepotentemente quando il padre muore e un gruppo di cacciatori cerca di uccidere il ragazzino, solo per essere salvato dall'arrivo di Jeppard, il quale promette di portarlo a un rifugio. Così nel suo viaggio scopre un mondo (ovviamente) post-apocalittico popolato di fanatici religiosi convinti che siano stati i bambini nati con tratti animali a scatenare il virus che ha decimato la popolazione mondiale.

La serie

Il binomio Robert Downey Jr e DC Comics potrà sembrare strano, ma l'ex Iron Man insieme alla moglie Susan Downey possiedono la casa di produzione Team Downey e un bel giorno uno dei loro executive  ha portato loro Sweet Tooth, che li ha conquistati immediatamente. Da qui il passaggio alla serie per Netflix è stato facile. In una intervista con Digital Spy Susan Downey ha dichiarato che erano ovviamente consci di quanto il fumetto fosse cupo e parlandone con l'autore hanno messo in chiaro che pur volendo mantenere intatto lo spirito, avrebbero realizzato una serie in cui malgrado tutte le disavventure il tema centrale fosse la speranza. Ma indirettamente un lato cupo esiste lo stesso, come ha dichiarato lo showrunner Jim Mickle (la serie Hap and Leonard basata sui romanzi di Joe R. Lansdale): quando hanno girato il pilot era il 2019 ed era loro desiderio raccontare le origini del virus, un aspetto mai rivelato nel fumetto. Sono solo circa cinque minuti, ma che nel 2021 potrebbero fare un effetto molto diverso, visto che racconta di una pandemia immaginaria mentre ne stiamo vivendo una vera.

Il plot ufficiale

Dieci anni fa un virus chiamato The Great Crumble (L'afflizione in italiano), ha portato l'umanità vicina all'estinzione. Nello stesso tempo nacquero bambini con tratti di animali. Molte persone, insicure se i bambini fossero vittime o la causa del virus, iniziarono a dare loro la caccia. Dopo dieci anni vissuti nella foresta, il bambino ibrido Gus (Christian Convery) fa amicizia con il vagabondo solitario Tommy Jepperd (Nonso Anozie, Artemis Fowl). Insieme i due inizieranno una grande avventura attraverso ciò che è rimasto degli Stati Uniti in cerca di risposte sulle origini di Gus, il passato di Jepperd e il vero significato della parola casa.  Ma la loro storia è piena di inaspettati alleati e nemici e Gus scoprirà presto che il lussureggiante e pericoloso mondo al di fuori della foresta è molto più complicato di quanto credesse.

Gli otto episodi di Sweet Tooth debuttano tutti insieme anche da noi oggi venerdì 4 giugno su Netflix, vi lasciamo con il trailer in italiano, in lingua originale e la featurette Comic to Screen.