Nel 2004 lo showrunner Ronald D. Moore, in arrivo da Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Deep Space Nine, creò un remake in chiave moderna della serie datata 1978 Battlestar Galactica, la quale pur avendo avuto una durata limitata (una stagione da ventiquattro episodi) e un tentato sequel nel 1980 (dieci episodi) purtroppo non andato a buon fine, era diventata una serie di culto. Così come lo diventò la totale reinvenzione di Moore per l'allora canale Sci-Fi Channel (ora Syfy). Conclusa la sua corsa, per qualche anno si era parlato di una versione cinematografica più vicina allo spirito della serie originale, di cui avrebbe dovuto occuparsi Bryan Singer (X-Men: giorni di un futuro passato), ma il tempo passava e gli aggiornamenti si facevano sempre più scarsi, mentre la reputazione del regista, malgrado i continui successi al botteghino (vedi Bohemian Rhapsody) crollava, facendolo uscire di scena.

Peacock

Nel settembre dell'anno scorso il gruppo NBCUniversal annunciava il suo futuro canale in streaming, Peacock, previsto per il prossimo 15 luglio (non raggiungibile da noi). Tra i progetti annunciati ufficialmente c'era una nuova versione di Battlestar Galactica, il che fece sollevare non poche proteste dai fan della celebrata versione di Moore. Ma al comando di questa nuova serie era stato messo Sam Esmail, autore di un'altra serie di culto, Mr.Robot, il quale su Twitter dichiarava quello che potete vedere anche qui sopra:

BSG fan, questo NON sarà una remake della straordinaria serie lanciata da Ronald D. Moore…perché incasinare la perfezione? Invece esploreremo una nuova storia all'interno della mitologia rimanendo fedeli allo spirito di Battlestar Galactica. So Say We All.

La struttura

Pochi giorni fa Esmail ha partecipato al podcast di The Hollywood Reporter TV's Top Five e ha rivelato che la nuova serie non avrà una struttura tradizionale:

Ci potranno essere episodi più lunghi di altri. Potrebbe esserci un arco narrativo in tre episodi, potrebbe esserci un episodio autoconclusivo di mezz'ora.

Lo showrunner prosegue dicendo che vogliono fare ciò che è meglio per ogni episodio e siccome lui preferisce la struttura episodica per un telefilm, capisce la frustrazione dei critici quando un suo collega dice che la sua serie sarà un film di dieci ore. Per lui è una dichiarazione sciocca e la sua serie non sarà così:

Abbiamo l'opportunità di poter cambiare il tono, la storia, il punto di vista di ogni episodio. Faremo affidamento sulla struttura episodica invece di rifuggirla.

Come ormai sapete, non è possibile avere date ufficiali per l'arrivo in streaming della serie finché non verrà data l'autorizzazione a riprendere le riprese seguendo rigide regole per evitare problemi con il coronavirus, in attesa di ulteriori aggiornamenti, che ne pensate di una Battlestar Galactica che pur ambientata nello stesso universo, avrà un suo stile personale?