I due più grandi Supereroi della DC Comics. Superman e Batman. Due città: Gotham e Metropolis. Due supercattivi: Lex Luthor e Doomsday. Senza dimenticare la presenza di Wonder Woman. Gli ingredienti per un kolossal che, molto probabilmente, batterà molti record d'incasso e di pubblico, ci sono tutti.

Batman v Superman: Dawn of Justice – il film diretto da Zack Snyder, con Ben Affleck nel ruolo di Batman/Bruce Wayne e Henry Cavill in quello di Superman/Clark Kent – ha già battuto un record: è il primo sul grande schermo che vede la presenza contemporanea dei due personaggi a fumetti.

Gli altri attori che fanno parte del cast sono Amy Adams, nei panni di Lois Lane, Jesse Eisenberg in quelli d Lex Luthor, Diane Lane è Martha Kent, Laurence Fishburne, nel ruolo di Perry White, Jeremy Irons, che interpreta Alfred e Gal Gadot nel doppio ruolo di Wonder Woman/Diana Prince.

La sceneggiatura del film è di Chris Terrio e David S. Goyer, ed è ispirata ai personaggi della DC Comics, ossia Batman, creato da Bob Kane con Bill Finger, e Superman, creato da Jerry Siegel e Joe Shuster.

La trama è ricca di spunti interessanti. Sono passati quasi due anni da quando Metropolis è stata teatro di una battaglia mai vista prima sulla Terra. Molte vite sono state salvate, ma gli uomini non possono dimenticare quelli caduti nei combattimenti, ed ora Bruce Wayne convive con una rabbia interiore che ha iniziato a crescere fino a diventare un senso di impotenza, quel tipo di sensazione che trasforma gli uomini giusti in guerrieri assetati di vendetta. Certamente sono i temi ricorrenti dei suoi incubi che guidano Batman a lasciare il suo marchio sui criminali di Gotham.

Per due anni, Superman si è dedicato al salvataggio delle innumerevoli vittime in tutto il globo e il mondo ha elogiato le sue qualità di semidio. Ma l’inevitabile distruzione sulla scia delle buone azioni, i danni collaterali dovuti ai suoi sforzi, hanno portato molte persone a mettere in discussione coloro che vedono soltanto ciò che riesce a fare, senza domandarsi se questo sia giusto o meno. Questa è una domanda che anche lui ha iniziato a porsi, grazie alle macchinazioni di una mente maligna decisa ad umiliarlo e… a distruggerlo.

Zack Snyder ha dichiarato che il film è partito da una visione diversa di Superman rispetto a quella di The Man of Steel: “Ci è sembrato un modo interessante con cui iniziare questa storia, cioè quello di esaminare Superman da un'altra prospettiva, quella di Batman. Bruce non sa chi sia Superman; tutto ciò che conosce è quello di pubblico dominio. Lo considera colpevole per le vite sacrificate a Metropolis, vite di cui si sentiva responsabile. Il suo odio cresceva dentro di lui ed ora, dopo tutto questo tempo, trova sostegno in ciò che raccontano i mezzi di informazione”.

Nel suo duplice ruolo di Clark Kent e Uomo d’Acciaio, Henry Cavill ha ricordato che: ““Superman sta iniziando ad affrontare le difficoltà temute da Jonathan Kent. Il mondo adesso ha paura, dopo essere stato attaccato da alieni ed essere stato scosso fin nel profondo. Nonostante abbia un Salvatore, la gente ha bisogno di orientare le sue paure verso qualcosa. Nello stesso tempo, Superman sta ancora cercando di fare le cose giuste ignorando le accuse che gli vengono rivolte”.

La produzione non ha soltanto messo insieme i mondi figurativi di Batman e Superman per la prima volta in un film, ma anche i loro mondi fisici. Naturalmente, se c’è Batman c’è anche la Batcaverna; veicoli super-cool, super invisibili, la Batmobile e la Batwing; oltre a tutta la serie degli armamenti da lui studiati e realizzati. Geograficamente, Gotham City e Metropolis sono stati concepiti come città sorelle rivali, separate solo da un piccolo corso d’acqua, il che ha consentito di realizzare l’azione sul terreno di entrambi gli eroi. Però è una persona che non risiede in queste città, che arriva con il suo set di attrezzi unici, a catapultarsi sulla scena e lasciare un’ impressione indimenticabile in entrambi gli eroi: Wonder Woman. “Dato che nella storia avevamo già Batman, mi è venuta questa idea, ‘Sarebbe troppo pazzesco aggiungere anche Wonder Woman?’”, ha ricordato Zack Snyder. “Per me, fan di vecchia data, Superman, Batman e Wonder Woman sono la Trinità dei fumetti e sapevo che il pubblico del cinema era pazzo di Wonder Woman. Ho pensato che includere anche lei sarebbe stato un modo entusiasmante di introdurre il personaggio in questo mondo”

Uno dei punti centrali del film è che Superman da alcuni non è più considerato un eroe, ma quasi un problema. Nello sviluppo della storia di Batman v Superman: Dawn of Justice, il regista Snyder e gli sceneggiatori si sono posti la domanda se un Superman come questo possa esistere nel 2016, o se sia puramente una creazione di tempi più innocenti. Come può sopportare di sopravvivere in un mondo complicato come il nostro, con così tante alleanze e programmi in competizione e in conflitto? Con l’attuale ciclo di informazioni il cui accesso è possibile 24 ore su 24, come si può combattere per la verità globale e la giustizia senza temere di essere accusato?

“Quando abbiamo iniziato a discutere di quale sarebbe stata la difficoltà maggiore per Superman in questo film, eravamo consapevoli che non poteva esserci niente di peggio che la distruzione fisica della Terra”, ha spiegato Zack Snyder, “perciò abbiamo dovuto alzare l’asticella della sofferenza emotiva. E per una guerra filosofica chi c’era di più degno se non Batman? Una volta detto ad alta voce, non potevamo tornare indietro”.

Si è molto detto della rassomiglianza del Batman di questo film a quello del fumetto Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller e Snyder ammette che l'ispirazione a quel modello c'è stata.

“Non è un segreto che il The Dark Knight Returns di Miller sia il mio fumetto preferito, che contiene quello che considero il più bel confronto filosofico Batman/Superman”, ha detto Snyder. “Io e Ben (Affleck) abbiamo parlato a lungo sul fatto di usare il personaggio di Miller come modello nel senso che si tratta di un veterano, che fa quello che fa da 20 anni, ed ha perso molti amici lungo la strada ed è diventato un solitario. Perciò nel nostro film, tutto ciò che è rimasto a Bruce e conta per lui sono Alfred ed essere Batman. Sta pensando, come facciamo un po’ tutti, alla sua eredità. Discute perfino con Alfred se invece di catturare pesci piccoli—arresti un criminale che viene subito sostituito da un altro —non sarebbe meglio fare qualcosa riguardo il problema sorto con Superman?”

Cavill è consapevole dell’affetto che il mondo nutre verso il suo personaggio e le responsabilità ad esso legate. “Superman è un personaggio che conta 11 veramente per molte persone”, dichiara. “Più persone conosco da quando interpreto il personaggio, più mi rendo conto che le decisioni prese per raccontare la storia di oggi e quelle che verranno, dovranno tenere in considerazione l’amore che la gente ha nei suoi confronti. Sono convinto – a continuato l'attore – che i personaggi e le loro storie non siano solo una grande forma di intrattenimento, ma che siano anche di grande esempio su cosa fare e non fare, come comportarsi o meno e che ci permettono di confrontare noi stessi e le nostre azioni con loro”, continua Cavill. “Nel precedente film, il mondo era stato attaccato da alieni e quasi distrutto. Questo ha avuto grande risalto agli occhi del pubblico e da quel momento, ha continuato a provare a fare la cosa giusta ed avvicinarsi all’umanità, anche se continua a domandarsi se gli umani abbiano veramente bisogno del suo aiuto oppure no”.

Mettete contro i due più grandi eroi del mondo è l’impensabile che diventa inevitabile, assumendo la forma di un vero scontro epico: Batman, il giustiziere mascherato, cavaliere delle tenebre e Superman, l’imbattibile alieno dello spazio. La domanda che tutti si pongono è: chi vincerà un simile duello?