È stato uno dei più grandi scrittori di fantascienza del secolo, ma sono usciti ben pochi libri col suo nome sopra. George Clayton Johnson, nato in un fienile a Cheyenne, Wyoming, il 10 luglio 1929 e morto a Natale, scriveva soprattutto sceneggiature televisive.

Sarebbe stato difficile immaginarlo quando da bambino veniva bocciato al sesto anno di scuola e la abbandonava definitivamente all'ottavo (corrispondente alla fine della scuola media). Arruolato nell'esercito si iscrisse brevemente all'università grazie all'opportunità garantita ai militari, per lasciarla poco dopo.

Nel 1959 vendeva il primo racconto alla rivista Alfred Hitchcock's Presents. Già l'anno dopo scriveva il trattamento del film Ocean's Eleven (uscito in Italia col titolo Colpo grosso, mentre il remake del 2001 ha mantenuto il titolo originale).

Iscrittosi alla Southern California School of Writers Johnson conobbe diversi scrittori e sceneggiatori di fantascienza, tra i quali William F. Nolan, Charles Beaumont, Richard Matheson e Ray Bradbury; tramite loro venne a contatto con Rod Serling e ben presto divenne una delle colonne della serie televisiva The Twilight Zone (Ai confini della realtà).

Johnson fu sceneggiatore per diverse altre serie, tra le quali Star Trek: anzi, fu proprio un episodio scritto da lui, The Man Trap, il primo ad andare in onda, l'8 settembre 1966.

Nel 1967 scrisse con l'amico William F. Nolan il suo romanzo più famoso, La fuga di Logan (Logan's Run), dal quale nel 1976 Michael Anderson trasse un film di successo; seguì anche una serie tv e si parla di un remake in arrivo a breve. Ma l'idea di un mondo dominato dai giovani, nel quale è "vietato" invecchiare, è stato ripreso da molti altri libri e film.

È stato anche uno dei fondatori della San Diego Comic Con, oggi uno dei più grandi eventi del mondo dell'entertainment.

Vegetariano, attivista a favore della legalizzazione della marijuana, Johnson è morto per un tumore alla prostata. Lascia la moglie Lola sposata 63 anni fa e i figli Paul e Judy.