Il progetto di remake di Logan's Run (La Fuga di Logan), film del 1976 interpretato da Michael York, Jenny Agutter, Peter Ustinov e Farrah Fawcett, che adattava, anche se con parecchie trasformazioni, l'omonimo romanzo di William F. Nolan e di George Clayton Johnson uscito nel 1967 e primo di una trilogia (anche se i seguiti uscirono dopo il film), continua a essere molto travagliato.

I diritti sono in mano alla Warner Bros, e la produzione a Joel Silver e ad Akiva Goldsman, ma dal 2000 in poi il progetto ha avuto una serie di alti e bassi che hanno sempre portato a clamorosi abbandoni. Dopo la fase Skip Woods (Swordfish e adesso il remake di A-Team) che doveva essere fedele al libro, dopo la fase Bryan Singer che lo voleva più di azione, ma tramontata perché il regista era impegnato con Superman Returns, dopo la fase che vide gli uffici di produzione dedicati al film trasformati in quelli per Speed Racer con conseguente azzeramento di ogni progresso, dopo la fase Joseph Kosinsky (Tron Legacy) votata al risparmio del budget (e da ricordare che per ogni fase ci sono state in media almeno un paio di sceneggiature), ecco apparire all'orizzonte la nuova fase Carl Rinsch.

Carl Rinsch è conosciuto più che altro per la direzione di spot pubblicitari, ma a un certo punto sembrava dovesse dirigere il prequel di Alien (poi ripreso da Ridley Scott), per poi approdare a 47 Ronin, al remake di Creature of the Black Lagoon (che sono entrambi in pre-produzione) e far proseguire il proprio progetto The Gift, che mescola robot e una Mosca futuristica. Quindi non si può certo dire che sia già libero di dedicarsi fin da adesso alla Fuga.

Ovviamente questo annuncio serve a rimettere sotto i riflettori il progetto e di non cederlo definitivamente all'oblio. Qualche giorno fa Joel Silver parlava quindi di una nuova sceneggiatura, di grande aderenza al romanzo e del fatto che dieci anni non c'erano in giro molti giovani attori a cui affidare il ruolo di protagonista, ma che adesso la situazione è cambiata.

Per chi non si ricordasse del concetto base del romanzo e del film eccolo in poche righe: nel futuro la società chiede, in cambio di una vita fatta di solo agio e divertimento, la morte degli individui non appena raggiunta una certa età (21 nel libro e 30 nel film); non tutti accettano questo destino e quindi ci sono dei fuggitivi in fuga e alla ricerca di un mitico Santuario in cui rifugiarsi e dei cacciatori che si mettono sulle loro tracce.