Due anni fa la Universal vinse la gara per i diritti cinematografici del videogame Asteroids (datato 1979 e del tutto sprovvisto di trama). A rendere il tutto più surreale, erano ben quattro le case di produzione in lotta per aggiudicarseli, malgrado, come dice bene il New York Times Magazine, il videogioco si presentava sullo schermo più o meno così: una lettera A galleggiante nello spazio impegnata a sparare punti decimali (o periodici, dipende dalle teorie complottistiche sulla complessa trama). Ogni tanto, un'astronave compariva a rendere il tutto più avvicente.

Come si trasforma la lotta tra i puntini neri e i puntini bianchi in un film iperspettacolare? Chiamando in causa l'uomo che più di ogni altro ha distrutto il nostro pianeta cinematograficamente, ovvero Roland Emmerich.

La Universal ha già messo in moto la preproduzione, mettendone a capo il produttore Lorenzo Di Bonaventura (già noto per Transformers) e affidando la sceneggiatura a Matt Lopez, autore di Corsa a Witch Mountain, con The Rock, un'avventura disneyana con il nostro eroe impegnato a difendere due teenager alieni.

Ma Emmerich aveva annunciato tempo fa che non avrebbe più fatto film catastrofici (e in effetti il suo ultimo film è su Shakespeare), quindi come potrebbe rimangiarsi la promessa? In realtà, non sarebbe costretto a farlo, perché a quanto pare la storia del film è ambientata dopo la distruzione del nostro pianeta.

Immaginate che gli alieni invasori abbiano vinto la loro battaglia per la terra e che gli umani sopravvissuti si siano rifugiati in una lontana colonia, nascosta all'interno di una cintura di asteroidi, dove vivono in pace con un'altra razza aliena. I nostri coloni sono convinti che questi extraterrestri siano buoni e che li abbiano salvati dalla fine imminente della Terra, ma presto scopriranno che c'erano proprio loro dietro la distruzione del pianeta. Sarà la fine dell'intera umanità? Come, non avete visto tutto questo plot mentre ci giocavate?

A presto con le prossime notizie dalla cintura di Asteroids.