Venne creato un vero e proprio codice che imponeva a sceneggiatori e disegnatori di non raffigurare scene di sangue, violenza e sesso, di non mettere mai in ridicolo nelle storie le autorità governative, di fare in modo che i personaggi “buoni” vincessero sempre e di non disegnare vampiri, licantropi, zombi e simili creature. Inoltre, nelle storie a fumetti era proibito anche la presenza di liquori, tabacco, coltelli, esplosivi e donne nude o poco vestite.
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