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Necessità
Racconto di Davide Cappadona
Sono nato nel 1977, all'esatta metà dell'anno (scoperta di straordinaria importanza fatta giocando a Trivial Pursuit). Amo il gioco in tutte le sue forme e non m'azzardo a chiamare gioco l'azzardo. Faccio parte di un'associazione torinese che si occupa della diffusione e dell'organizzazione di eventi legati al gioco di ruolo e al 'gioco intelligente' in generale. Ogni tanto, colto da raptus improvvisi, sono costretto a scarabocchiare quelle che sono in genere le idee per un racconto. Sfortunatamente (per le mie velleità letterarie, fortunatamente per il resto del mondo) la maggior parte di questi sicuri capolavori è destinata ad andare perduta: la mia grafia è così brutta che dopo un po' (ovvero appena non ricordo più a memoria quel che ho scritto) non riesco a leggerla neanch'io. Ho avviato una campagna per la rivalutazione degli asini.
LeggiAmerican dream
Racconto di Italo Bonera
Racconto vincitore del Premio Fredric Brown VII Edizione
Italo Bonera, 41 anni, vive a Brescia. Appassionato di narrativa e fotografia, si diletta con tutto ciò che riguarda la tecnologia e la scienza. Allergico al calcio così come ad ogni attività competitiva, disprezza la sudditanza culturale nei confronti degli USA, ma dimostra tutta la sua incoerenza vantandosi di aver vinto un premio per il suo primo racconto breve dal titolo americano. Da mesi collabora con un amico nel tentativo di scrivere a quattro mani un fantasmagorico romanzo ucronico che difficilmente vedrà la luce, non per incapacità (sono bravissimi), ma per pigrizia.
Mel Gibson: l'arma letale di Dio
Ritorna sullo schermo quella che è stata definita La più grande storia mai raccontata. O quantomeno la sua conclusione. La trovata-chiave dell'operazione? Una violenza così insistita, esibita e sadica che ha già fatto coniare un nuovo sottogenere cinematografico: l'horror splatter religioso.
LeggiL'occhio amorevole
Racconto di Sergio Cicconi
Dopo la laurea in filosofia, un po' per amore un po' per studio, ho trascorso (e perso felicemente) anni errabondi in città d'Europa e degli USA. Ho scritto vari racconti (alcuni pubblicati su magazine negli Stati Uniti e in Italia) e due romanzi giovanili che più che incompiuti definirei malcompiuti. Un terzo romanzo invece l'ho appena ultimato, e non aspetta altro che vedersi stampato. Su Delos ho pubblicato Vita mentale di alcune macchine e Il canto dell'ultima voce. L'occhio amorevole è un racconto che nessuno capisce (nemmeno io) e che ciò nonostante è arrivato terzo al Premio Alien 2002. Nel 1998 con mia grande sorpresa mi sono ritrovato tra i finalisti del Premio Calvino con una raccolta di racconti intitolata L'accumulazione delle distanze.
Ma che tipo di roba scrivi? mi chiedono spesso. E io non so mai cosa rispondere; la fantascienza mi piace molto, ma poi produco fantascienza che è poco fantascientifica; e lo stesso capita con l'horror: il mio è horror soft, o soft-horror, che è come dire: horror non troppo horror. Ultimamente ho deciso di rispondere così: scrivo cose di confine. E chi vuole intendere...
Il romanzo appena terminato (di horror? di fantascienza?, di confine?) parla di mutazioni possibili, di un'idea di corpo metaforico e mutante, di arte del corpo e sul corpo e col corpo, e parla di carne, di tanta carne, di corpi pieni di carne, di poetesse in carne, di scorribande notturne di un tassista-trasportatore di corpi, di medici plastici con pruriti artistici, di una scultura di carne che aspira alla vita.
Insomma, per chi non l'avesse capito, la carne mi piace. In tutte le sue forme...
Viaggio al centro della Terra
4 su 5
di Jules Verne
Voyage au centre de la Terre, Rizzoli, 2002
Bios
Racconto di Antonio G. Bortoluzzi
Antonio Giacomo Bortoluzzi:"Ho trentotto anni e abito da sempre in un bel posto in provincia di Belluno, la conca dell'Alpago, e se immaginiamo una retta che congiunge Venezia a Cortina è proprio là in mezzo, dalla parte delle montagne. Lavoro in un'azienda che produce e commercializza occhiali. Da ragazzo leggevo più di quanto fosse necessario per conseguire il diploma di Congegnatore Meccanico. Così ho incontrato dei tipi, gli scrittori. Erano Salgari e Verne e poi ce n'erano tantissimi altri: gli americani grandi e gli italiani bravi. Poi poeti e poetesse e perfino saggisti tedeschi con la barba. Leggevo anche il vocabolario, ma a caccia di parole sporche. Non so se la lettura sia servita a molto, ma mi ha fatto compagnia soprattutto quando avevo i brufoli e il mondo era bruttissimo. Ho cominciato a scrivere da qualche anno, nei ritagli di tempo, perché vedo in giro cose e storie, brutte e belle e strane che non riesco a tenere tutte per me. Nel 2002 sono stato finalista al premio Il Prione di La Spezia e la casa editrice Edizioni Giacché mi ha pubblicato il racconto Curve. Nel 2003 sono stato finalista al Premio Alien (ed. 2002) con Bios e segnalato con un altro racconto Struttura due. Gli amici di Parole di Sicilia mi hanno pubblicato una poesia sul loro sito e pubblicheranno ancora un racconto (La vecchia e la bestia) nella rubrica Cartoline d'Italia."
LeggiAspettando il monolito nero
Esce da Gremese il secondo volume del Grande cinema di fantascienza, di Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo e Michele Tetro, che prende in esame il cinema fantastico da Méliès alla fine degli anni Sessanta. Ne presentiamo l'introduzione
LeggiL'altro dio degli ufo
In che termini si pongono le grandi religioni mondiali nei confronti dell'ipotesi dell'esistenza di esseri provenienti da altri mondi e in particolare della loro eventuale presenza sulla Terra sotto forma di UFO?
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