i fumetti visti da Emilio Saturnini

Con un cognome del genere, è stato praticamente costretto ad entrare nel mondo della fantascienza. Ma le sue vere passioni rimangono quelle di appiccicare gomme da masticare sui citofoni e credersi il cantante dei Depeche Mode...

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FANTASIA E NUVOLE

Geof Sunrise vive tutti i guai tipici di un teenager. Non sopporta andare a scuola, non ha i soldi necessari per acquistare una nuova console, è innamorato della classica Bella del Liceo (che non sa neanche il suo nome) e altri piccoli drammi di questo genere. L'esistenza del nostro sembra essere già scritta. Ma proprio nel giorno del suo sedicesimo compleanno, uno strano tipo dona a Geof due enormi guantoni luminosi dicendogli "credi nel Ciclo di Kaboom"...

Il mercato fumettistico americano ha da qualche tempo differenziato le proprie produzioni in due filoni ben distinti: le serie "for mature readers", fumetti d'autore spesso dai contenuti forti che alimentano polemiche e sono elogiati dalla critica, e quelle prettamente d'intrattenimento, dove regna l'azione e il disegno, che raramente incontrano il favore delle riviste specializzate. A uno degli esponenti più rappresentativi di quest'ultima tendenza dedicheremo la puntata di Fantasia&Nuvole. Fate largo a Kaboom!

La storia

"Ecco, questo sono io. Geof Sunrise. Geof sta per "Geoffrey". E' da quando ero in fasce che la gente mi dice che era il nome di quella giraffa giocattolo quindi zitti, lo so già. Vivevo con mio padre a New York e, fino a oggi, non c'era molto altro da aggiungere."

Dopo sedici anni di normalità, per Geof è giunto il momento di diventare un supereroe. La cosa arriva pressoché all'improvviso, con la visita di uno strambo sassofonista giapponese che afferma di chiamarsi Zang. Il ragazzo conosce un'altra categoria di problemi: quella legata agli scontri con i cattivi dei fumetti. Con l'aiuto del vecchietto (che si rivela una sorta di mago/spirito guida), apprende di far parte del Ciclo di Kaboom, una straordinaria energia blu brandita da due guantoni che somigliano tanto a quelli usati nel baseball. Prima che il nostro abbia il tempo di bombardare Zang con una scarica di domande, viene raggiunto dai famigerati Nove e da Scarlett, capo dei primi e nemesi del ragazzo.

Gli eventi sembrano abbastanza lineari: Scarlett vuole i guanti e con essi la potenza di Kaboom, incarica i Nove di rubare tali preziosi oggetti, Geof si oppone come può. In realtà il ragazzo non ha la ben che minima idea di come gestire un potere che può ridurlo in cenere, trasformarlo in un gigante di trenta metri o rimpicciolirlo in pochi millimetri. Comprende che esistono diversi piani di esistenza, e che in passato, in ogni epoca, il Ciclo ha contato su uomini e donne addestrati per controllare e gestire saggiamente il potere (come sua madre, morta al momento del parto). Kaboom non è solo un'arma ma un'energia che può creare esseri senzienti talvolta malvagi (come Scarlett), altre volte simili agli esseri umani (Zang). La strada per diventare un guerriero Kaboom è lunga. Geof Sunrise dovrà correre veloce.

Gli Autori

Jeph Loeb

Kaboom è opera di due vecchie conoscenze dei lettori del fumetto d'oltreoceano: Jeph Loeb e Jeff Matsuda. Loeb è uno dei più prolifici sceneggiatori di supereroi in attività e ha lavorato per tutte le major americane prima di approdare alla Image Comics.

Insieme al controverso Rob Liefeld (autore che avremo modo di approfondire in futuro), ha realizzato 21 episodi di Youngblood e lavorato assiduamente a quasi tutte le produzioni degli Extreme Studios (l'etichetta di Liefeld).

Jeph ha contribuito decisamente al successo degli X-Men gestendo e co-creando la serie satellite X-Factor, disegnata da Greg Capullo e dal citato Rob Liefeld. Proprio su X-Factor inizia la collaborazione con Matsuda, allora promettente talento.

Loeb predilige una narrativa concentrata sulla figura del supereroe classico, continuando la scuola iniziata da Stan Lee e percorsa negli ultimi anni da Chris Claremont e Kurt Busiek. Con la Marvel Comics Jeph raggiunge il successo scrivendo per Capitan America e un memorabile ciclo di Iron Man.

Nel 1997 Liefeld crea una nuova etichetta questa volta separata dal consorzio Image. Si chiama Awesome e vanta autori del calibro di Alan Moore, Gil Kane, Brandon Peterson e Jim Starlin. Jeph Loeb aderisce partecipando alla creazione di Kaboom, progetto pensato da Jeff Matsuda. Una Casa Editrice con autori di tale importanza genera entusiasmo fra i lettori ma il progetto ha breve durata, causa una massiccia e spettacolare campagna promozionale e ad altri investimenti sbagliati (la serie The Coven ad esempio). Dopo una serie di promettenti albi come appunto Kaboom, Fighting America (che vende nonostante la dubbia qualità) e soprattutto Supreme scritto da un Moore in gran forma, l'etichetta chiude i battenti. Nonostante questo e avendone i copyrights, Loeb e Matsuda hanno intenzione di dare un seguito alla prima miniserie di Kaboom.

Jeff Matsuda

Matsuda è insieme ad Adam Warren e Joe Madureira uno dei pionieri del cosiddetto stile "american-manga" che negli ultimi tempi pare essere la parola giusta quando si parla di fumetto moderno. Questo particolare stile che fonde il tratto caratteristico dei disegnatori nipponici a un'impostazione di tavola prettamente americana ha illustri predecessori come il grande Arthur Adams.

Dotato di uno straordinario senso della spettacolarità ereditato (nel bene e nel male) dal suo maestro Rob Liefeld, Jeff Matsuda ha affinato in pochi anni il suo stile votandolo decisamente a una scansione veloce e dinamica della scena, con una particolare attenzione per la grandiosità delle sequenze, scelta alimentata da un uso forse eccessivo di splash screen (vignette che riempiono interamente una pagina).

Inizia con varie copertine per X-Men e una piccola storia per L'Uomo Ragno, per poi stabilirsi alla Image Comics. Qui realizza New Men, una sorta di parodia (almeno questa era l'intenzione iniziale) del super gruppo di Xavier. Il tratto risulta ancora acerbo ma il talento è indubbiamente presente. Ritorna alla Marvel per uno dei più ambiziosi progetti della Casa delle Idee: L'Era di Apocalisse, il monumentale crossover delle testate X e stupisce tutti con una prova di grande bravura.

Nonostante le proposte dal Giappone, Jeff rimane negli States e dopo un anno di riflessione torna con Kaboom, la serie che riassume tutta la sua ideologia fumettistica: esplosioni, colori, azione serrata, tecnologia, scontro bene/male, umorismo e donnine sexy. In una parola: spettacolo. Un'opera espressamente d'intrattenimento ma che serve all'industria del fumetto "colto" per equilibrare i valori di un mezzo d'espressione sempre più importante e all'avanguardia. Con la serie Jeff raccoglie diversi consensi anche da parte della critica più diffidente e meno commerciale. L'intenzione originale è di trasportare lo spirito di un cartone animano, un OAV, in un mezzo statico come le pagine di un fumetto. Per donare alle pagine la spettacolarità che ricerca, Jeff si affida ai colori e agli effetti cromatici di Steve Buccellato e Barbara Stavel, veri artisti digitali "prestati" al fumetto.

Quando la Awesome è costretta a chiudere, Matsuda non vuole abbandonare il suo Geof Sunrise e si ripromette di realizzare un seguito.


Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione in tutto o in parte del testo e delle fotografie senza la previa autorizzazione della direzione di Delos Science Fiction e degli aventi diritto.

i fumetti visti da Emilio Saturnini

Con un cognome del genere, è stato praticamente costretto ad entrare nel mondo della fantascienza. Ma le sue vere passioni rimangono quelle di appiccicare gomme da masticare sui citofoni e credersi il cantante dei Depeche Mode...

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FANTASIA E NUVOLE

Background

Inutile negarlo, Kaboom somiglia in maniera sconcertante a Shinji Ikari, il noto Aidoru di Neon Genesis Evangelion, cartone animato culto nipponico. Giorgio Lavagna e Francesco Meo aprono così l'introduzione al personaggio e certo non si sbagliano. Ma questa lampante somiglianza non toglie nulla all'originalità di un'opera che solo apparentemente sembra popolata di personaggi piatti e stereotipati, e che costituisce una boccata d'aria fresca nell'affollatissimo mondo dei comics, ultimamente impegnato a replicare continuamente se stesso.

Sebbene volutamente prevedibili in certi frangenti, la storia e il background ben si adattano al motore ipercinetico che alimenta la serie e che non lascia spazio alla riflessione. Questo simpatico personaggio frenetico come Sonic (simbolo e icona della Sega) e devastante come gli omini di Dyna Blaster (videogioco del 1993 della Hudson Soft che Jeff omaggia sottoforma di sveglia), sembra essere indistruttibile pur essendo ancora un ragazzo (un po' come gli eroi di Akira Toriyama, padre di Dragon Ball).

In questa baraonda di energia e colori, Geof soffre ancora della morte del fratello Jimmy, scomparso misteriosamente proprio nel giorno del suo sedicesimo compleanno. Ovviamente il ragazzo è ignaro del fatto che Jim era stato scelto prima di lui per diventare Kaboom e aveva fallito. E poi c'è il padre, un omone grande e grosso che riempie Geof di attenzioni e al quale il ragazzo è costretto a mantenere il proprio segreto. Tutto un intreccio di personaggi (compresa Kate, la migliore amica del nostro) niente affatto marginale e che avrà sempre più peso nell'organigramma della serie (la fine del terzo volume è emblematica in tal senso).

Gustose infine le vignette finali di ogni albo dove i due autori, ritratti da Matsuda, discutono sulle battute conclusive dell'albo e su cosa fare in quello successivo.

Perché leggerlo

Fantasia&Nuvole cerca di darvi una visione d'insieme del grande e variegato mondo dei fumetti, ricchissimo di sfaccettature e impressioni, denso di personaggi, storie e valori. Kaboom potrebbe essere il primo esponente di un sottogenere interessante, che comprende opere come Battle Chasers e Crimson, capace di mediare fra manga e comic book con lo scopo di avvicinare i lettori di entrambe le correnti. Per una lettura d'evasione che può riservare qualche sorpresa...

Kaboom, pag. 80, 6.000 lire, è pubblicato dalla Marvel Italia.

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