Il progetto DC Comics per riportare al successo la sottoetichetta Wildstorm passa attraverso la diversificazione e una maggiore organizzazione complessiva: oltre alla ristrutturazione dell'universo supereroistico l'editore ha preso la decisione di produrre una serie di progetti dedicati al fantasy e alla fantascienza. In questo contesto è recentemente uscito il primo numero dell'interessante Manifest Eternity, scritta da Scott Lobdell (gli appassionati dei mutanti Marvel lo conosceranno benissimo) e disegnata dal talentuoso Dustin Nguyen (Wildcats 3.0), per l'occasione impegnato a sfoggiare uno stile rivoluzionato, meno spigolature da disegnatore alternativo per una maggiore componente spettacolare e pittorica, giocata su un considerevole numero di splash-page. Dopo un secolo di guerre la galassia sembra pronta per un periodo di pace universale dove tutte le razze siano eguali e unite in un unico avanzatissimo impero tecnologico; come segno di buona speranza per il futuro gli umani si apprestano a ritirare e disarmare una delle loro più gloriose e letali navi da guerra, e mettere a riposo l'anziano ammiraglio, ed eroe di guerra, al suo comando (facile notare una certa somiglianza, nel prologo, al recente successo del remake di Battlestar Galactica). Un'era di gioia e tranquillità sembra alle porte quando, inaspettato e improvviso, giunge il feroce attacco di un misterioso nemico: un ''nano'' armato di bastone e polvere magica, accompagnato da un'immane dragone. Inizia così la guerra che vedrà froteggiarsi la scienza di un grande impero galattico contro la magia di un universo misterioso e sconosciuto.