Star Trek news da Luigi Rosa

Consulente informatico con l'amore per la fantascienza e la tecnologia codificati nel DNA, si considera molto fortunato ad entrare, una volta tanto, nel mondo della fantascienza scritta non solo come end user.

Tricorder

Da anni uno dei fan più attivi e simpatici nel mondo trek italiano, e autore e curatore della famosa guida onnicomprensiva Hypertrek, Luigi Rosa è la persona ideale per informati sul mondo della serie televisiva più famosa di tutti i tempi.

Lo ammetto. Era già praticamente pronto il pezzo da mandare in redazione quando qualcosa è successo. Qualcosa che potrebbe essere una grande notizia o un'altrettanto grande bufala. Ha iniziato TrekToday, seguito a ruota da altri che hanno ripreso, commentato confermato, sviscerato la notizia, per ora non confermata dalla Paramount: Kerry McCluggage, direttore delle produzioni televisive Paramount, avrebbe approvato il concetto della quinta serie di Star Trek. Secondo queste voci, la nuova serie tratterà della nascita della Federazione con un tocco che non può che venire da Brannon Braga: un criminale del ventinovesimo secolo sarebbe tornato nel passato per impedire la nascita della stessa Federazione, compromettendo l'intera timeline di Star Trek.

Di primo acchito, questa potrebbe essere una delle peggiori scelte che avrebbero potuto fare, però è anche un elegante modo per tenere i piedi in due scarpe: con una premessa simile, la narrazione potrebbe continuare nel periodo degli albori della Federazione, oppure proseguire nel XXIX secolo, ampliando gli scorci che abbiamo visto in alcune puntate di Voyager. La decisione se rimanere nel "passato" oppure saltare nel "futuro" potrebbe essere nelle mani del pubblico, che, se questa è la storia, sarà il vero arbitro della nuova serie di Star Trek.

Quando decollerà la nuova serie? Ci sono ancora voci discordanti su questo, anche se, dati i tempi delle precedenti produzioni, la nuova serie, se fosse veramente già stata approvata, potrebbe essere benissimo sugli schermi (americani, s'intende) nel gennaio 2001, con una sovrapposizione di mezza stagione con Voyager.

La Paramount ha annunciato che Voyager terminerà le proprie peregrinazioni nello spazio la prossima stagione televisiva, mettendo le oramai consuete sette stagioni di produzione. Star Trek si trova quindi ad un bivio: la Paramount dovrà decidere se iniziare subito la nuova serie (ammesso che siano vere le voci riportate sopra), oppure concedere almeno una stagione televisiva di pausa per poter meglio fare il punto sulla situazione del franchise. Star Trek sta andando in onda ininterrottamente dal 1987, probabilmente una stagione di respiro potrebbe giovare al franchise, che sta cominciando a perdere qualche colpo: gli ascolti di Voyager non sono stati spesso quelli sperati, i libri cominciano ad avere qualche flessione di vendita e alcune iniziative (come quella della Star Trek Experience al Hilton di Las Vegas) non attirano le folle previste. Se vogliamo dare un po' i numeri, i film di Star Trek hanno portato nelle casse della Paramount più di un miliardo di dollari, le vendite di materiale con il logo Star Trek (compresi 70 milioni di libri e 50 milioni di videocassette) hanno prodotto un fatturato di tre miliardi e mezzo di dollari, metà dei quali nei soli ultimi cinque anni. Sono cifre da capogiro, sintomatiche di un mercato che potrebbe aver raggiunto l'apice ed è ora in fase di contrazione.

Tutto ciò non significa affatto che Star Trek stia morendo, ma significa che ci sono evidenti sintomi di affaticamento, sia da parte della produzione sia da parte del pubblico, uniti ad un innegabile inflazionamento del prodotto. Un periodo di pausa non potrebbe, quindi, che giovare, così come ha giovato alla saga di 007, nata prima di Star Trek con Sean Connery, rinata negli anni '70 con Roger Moore e tornata nuovamente sul grande schermo con Pierce Brosnan, proprio quando tutti dicevano che James Bond era un personaggio oramai obsoleto.

La Paramount, per quello che è dato sapere, tiene molto a Star Trek, che ha spesso salvato i budget della casa e delle consociate: valga per tutti l'esempio della CIC Video, che si è trovata in un anno da gran distributore home video con Universal, Paramount, Dreamworks e Tristar/Columbia ad entità dal fato incerto con la sola Paramount da distribuire; in questo caso Star Trek è passato da un prodotto di nicchia al prodotto trainante, la qual cosa non potrà che far felici i trekker nostrani.

Vedremo quindi nei prossimi giorni se le voci che ho riportato sono solo una gran montatura, oppure se la grande macchina della produzione di usa serie di Star Trek ha cominciato a muoversi. Vi consiglio pertanto di tenere d'occhio il Corrirere della Fantascienza.

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