Ogni romanzo di Stephen King è un avvenimento e anche l’ultima sua fatica presenta un nuovo tipo di orrore, il romanzo dal titolo brevissimo di Cell ci narra che un giorno viene lanciato attraverso il telefono cellulare un segnale e chi in quel momento è al telefono impazzisce, cambia completamente personalità trasformandosi in un sanguinario omicida il cui unico scopo è quello di uccidere chi ha avuto la fortuna di restare “normale”.

Una classica storia horror ambientata in epoca moderna ma plausibile e King ha riscritto un tema già usato in passato a partire dal famoso I am Legend di Richard Matheson dove un uomo normale è assediato da altri uomini trasformati in vampiri ed anche qui abbiamo pochi uomini normali che cercano di scoprire cosa è successo.

Dalla quarta di copertina: Boston,10 ottobre. Tutto va bene. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario. Per Clayton Riddell è il più bel giorno della sua vita. In quel preciso istante, il mondo finisce. A milioni, quelli che hanno un cellulare all’ orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l’homo sapiens non è mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma questo è solo l’inizio. Poi cominciano a mutare. E poi a organizzarsi. Clayton, percorrendo di notte le città svuotate con altri scampati come lui, tra i resti di un progresso tecnologico ormai senza alcun senso, ha un unico pensiero. Anzi, due: ritrovare la moglie e il figlio, che ha lasciato nel Maine, soli, inermi, in balia di un telefonino... E conquistare all’umanità il diritto di coesistere con la nuova specie dominante. Best-seller N.1 negli Stati Uniti, un capolavoro del Re: dalle storie di Matheson agli zombie di Romero fino all’angosciante scenario dei Sopravvissuti, King rielabora spunti e archetipi per raccontare con il suo stile inconfondibile l’orrore primordiale da sempre in agguato dentro di noi; ma anche per metterci di fronte, attraverso una trama densa di richiami beffardi e ironici, ai falsi miti del nostro tempo. Disegno occulto di una volontà aliena, scherzo di hacker finito male, tragica casualità... Non è impossibile. Può accadere. E sarà l’evento epocale che daterà una nuova era.

Cell di Stephen King (Cell, 2006), traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer Editori, collana Narrativa 446, pag. 502, euro 18,00.