Ci vorrebbe Salomone per sistemare una volta per tutte quella che sembra essere l'eterna diatriba sul formato incaricato di sostituire, nei prossimi anni, gli attuali dvd. Major cinematografiche e giganti dell'elettronica sono ormai decisi a darsi battaglia fin sugli scaffali. Non manca infatti molto perché i primi lettori hd-dvd e blu-ray disc arrivino da noi. Sono questi i nomi dei supporti digitali con cui i consumatori dovranno confrontarsi tra pochi mesi (se decideranno di investire subito nell'alta definizione) oppure nel giro di un paio di anni (se aspetteranno cali consistenti del prezzo). Ognuno ha le sue particolarità e i suoi alfieri. Blue-ray disc si presenta come l’oggetto più tecnologicamente evoluto, consentendo di riprodurre film a una risoluzione massima di 1080p grazie a una capacità di 25 GB di dati per strato (da 1 a 8) contro i 4,7 di un normale dvd. Hd-dvd permette invece la visione di contenuti multimediali a 720p, l’attuale standard dell’alta definizione da salotto, archiviando 15 GB di tracce audiovideo per strato (da 1 a 3). In realtà non è ancora ben chiaro quali siano i benefici pratici dell’uno e dell’altro formato (secondo i sostenitori degli hd-dvd, alcuni metodi di compressione azzererebbero le distanze coi blu-ray, che difficilmente entreranno subito a pieno regime funzionale) e soprattutto quale dei due possa uscire vincitore da questa guerra fratricida, che evoca lo storico scontro tra betamax e vhs. Non sono pochi i big che hanno deciso di fare il doppiogioco, appoggiando inizialmente entrambe le barricate. La cordata Blu-ray guidata da Sony, che dapprima sembrava la più imponente, ha visto col passare del tempo diversi partecipanti tendere la mano anche a hd-dvd promosso da Toshiba. Tra gli indecisi, Time Warner e Paramount. La questione che più interessa i consumatori a caccia del lettore home video per l’alta definizione del cinema in casa è che, fin quando uno dei contendenti non si guadagnerà la vittoria per lo standard, vedere i film preferiti potrebbe essere un problema piuttosto complicato. A parte i doppiogiochisti, il cui numero potrebbe in futuro crescere, ma non troppo (quello delle alleanze è un equilibrio sottile e ognuno spera nel fallimento del gruppo avversario), molte pellicole risulteranno, almeno inizialmente, disponibili solo per un formato o per l’altro. Potreste quindi andare in un negozio, cercare Bram Stoker’s Dracula e scoprire che non esiste per il vostro fiammante lettore hd-dvd, ma solo su blu-ray. Scenario opposto se il film scelto è Apollo 13. E ci sono molti altri esempi. A poche settimane dal lancio Usa dei primi lettori, non sembra voler calare il mal di testa per chi ha la febbre di passare il prima possibile alla nuova generazione del home video, dove forse i costi saranno di nuovo una discriminante importante. Se per un lettore hd-dvd dovrebbero bastare 500-600 euro, per un blu-ray bisognerà sborsarne tre volte tanto.