“E’ un’autentica vergogna che [le opere di Lino Aldani] non si trovino neppure nelle librerie specializzate, un’imperdonabile vergogna cui bisogna cercare di riparare al più presto”. Questa frase, citata nella nota introduttiva al volume Ontalgie, è di Oreste Del Buono, uno dei più significativi ed intelligenti intellettuali italiani della seconda metà dello scorso secolo, che tutti ricordiamo (fra le sue mille imprese) come direttore di Linus e del Giallo Mondadori.

E, devo dire, non si può che essere d’accordo.

Lino Aldani è per il grande pubblico, o almeno per i lettori della mia età (trent’anni), poco più che un nome sconosciuto, magari intravisto in qualche articolo su siti o riviste per appassionati di fantascienza. Ma in realtà è stato uno dei primi autori italiani a vedere riconosciuto (anche) all’estero il suo talento, su antologie e volumi di editori di tutta Europa, pubblicati dagli anni ’60 in poi.

Per questo è di particolare pregio l’iniziativa di Ugo Malaguti e della sua Perseo Libri che, dal 2002, ha riproposto le opere di Lino Aldani, da troppo tempo non presenti nel panorama editoriale italiano (provate a fare una ricerca sul pur fornitissimo Internet Bookshop).

Ontalgie è il primo volume della serie, poi seguito da Aria di Roma Andalusa e Febbre di Luna che, insieme al romanzo La croce di ghiaccio e all’antologia Millennium (che ospita anche molti racconti di Malaguti stesso), compongono l’opera omnia dell’autore lombardo, ormai ottantenne.

Ontalgie è una raccolta che non dovrebbe mancare nella libreria di ogni appassionato di fantascienza, desideroso di conoscere (anche) i maestri italiani del genere.

Il libro contiene venti racconti, scritti fra i primi anni ’60 e il 2002, tutti piuttosto brevi (circa dieci pagine l’uno) con la sola eccezione di quello di apertura, Labyrinthus. Gran parte della produzione di Lino Aldani, infatti, si concentra proprio sulle storie brevi e, nell’arte difficile di scrivere racconti, questo autore si distingue sicuramente: non solo per la tecnica che sempre lo sostiene, ma soprattutto per l’originalità e il tocco personale che riesce a infondervi.

Se dovessi individuare il trait-d’union fra le sue tante storie che dalla scorsa estate ho letto in questo volume e negli altri che ho citato, direi sicuramente che il fulcro della produzione aldaniana è l’uomo: al di là delle trame, delle ambientazioni, delle futuristiche tecnologie e dei tanti aspetti della letteratura fantascientifica toccati in questi racconti, infatti, al centro della storia stanno sempre i personaggi, con le loro psicologie, debolezze, rimpianti, vizi e virtù.

Una”fantascienza umanistica”, se vogliamo etichettarla, che mi ha colpito e incuriosito da subito… anche se, si capisce molto bene leggendo l’introduzione di Vittorio Catani a Ontalgie, il corpus delle opere di Lino Aldani è così ampio per tematiche trattate ed arco di tempo in cui sono state scritte che ogni lettore può trovarci “comodamente” la propria chiave di lettura, magari ben diversa dalla mia.

Non a caso, molti di questi lavori sollevarono, al momento della loro prima uscita, negli anni ’60 e’70, accese discussioni nel mondo italiano degli appassionati, che contestarono talvolta la scarsa “fantascientificità” o l’eccessivo “pavesismo” delle storie (nel senso che queste erano spesso e volentieri ambientate nel mondo rurale lombardo, o comunque caratterizzate da una forte cornice realistica, in cui l’approfondimento psicologico dei personaggi era particolarmente curato, a discapito degli elementi più strettamente “avventurosi” delle trame).

Lette oggi, le novelle di Lino Aldani mi sono sembrate godibilissime, alle volte profonde e amare, altre “semplicemente” divertenti, con quella giusta alternanza di toni e spunti che è giusto aspettarsi da un autore che scrive da oltre quarant’anni (e non solo fantascienza, visto che in effetti non mi sentirei di inserire nel genere alcuni testi contenuti nell’antologia… il che, sia chiaro, non riduce il valore complessivo della raccolta).

Concludendo: un autore da leggere e riscoprire, e una serie di volumi che si distinguono (anche) per la spiccata cura editoriale, che nessun appassionato lettore non potrà non notare e apprezzare.

Tutti i volumi del ricchissimo catalogo della Perseo Libri non sono distribuiti in libreria (purtroppo), ma reperibili tramite il sito della casa editrice: www.perseolibri.it