La perdita della corsa verso la Luna aveva già spazzato via gran parte dei sogni russi riguardo all'esplorazione spaziale. Subito dopo la grande crisi economica che aveva colpito l'Unione Sovietica aveva dato il colpo di grazia. La caduta del regime sovietico aveva poi sollevato urgenze più immediate, così, quando la MIR era caduta nell'Oceano Pacifico, sembrava che con essa fossero definitivamente caduti anche le grandi ambizioni spaziali russe. In realtà i cosmodromi russi funzionano sempre a grande regime, soprattutto in collaborazione con le agenzie spaziali europee e, in mancanza degli Space Shuttle, le capsule Soyuz sono attualmente l'unico fondamentale veicolo di collegamento da e per la Stazione Spaziale Internazionale. Tuttavia, la Russia finora non era riuscita a far uscire il programma spaziale dalle secche decennali con l'avvio di qualche proposta innovativa e di un programma ambizioso a lungo respiro. Adesso le cose stanno finalmente cambiando. Lo dimostra innanzitutto la recente costituzione della Federal Space Agency, la nuova agenzia spaziale russa al cui vertice è stato messo il generale Anatoly Perminov. In secondo luogo lo dimostra il fatto che la Russia vuole promuovere la costruzione di un nuovo veicolo spaziale chiamato Klipper, destinato a rimpiazzare le capsule Soyuz. E' stato lo stesso generale Perminov, nei giorni scorsi, a svelarlo. Progettato dal centro Energia e lanciato da un vettore di tipo Onega (lo stesso che lancia attualmente le Soyuz), il Klipper sarebbe lungo 10 metri e peserebbe 14 tonnellate. Potrebbe trasportare sei persone (due piloti e quattro passeggeri) non solo verso la Stazione Spaziale Internazionale, ma anche verso la Luna e, stando a quanto afferma il generale, anche verso Marte. Il veicolo non sarebbe però russo al 100%. Per la sua realizzazione sarebbe necessaria una collaborazione internazionale, soprattutto dell'Europa. Per quanto riguarda i tempi di realizzo, il progetto è ancora in fase di studio. Certamente, le grandi difficoltà dimostrate dagli Space Shuttle e l'obsolescenza delle Soyuz richiedono sempre più urgentemente la realizzazione di un nuovo veicolo spaziale sicuro, fruibile internazionalmente. Se il governo russo riuscirà a finanziare i 10 miliardi di rubli necessari allo sviluppo del programma, potremmo riuscire a vedere volare il primo prototipo intorno al 2010.