Il cinema ha bisogno di film come questo, che portino alle massime conseguenze una visione talmente originale di una storia a tal punto da restarne coinvolti in prima persona. E' così che incontriamo Charlie Kaufman sul set di Essere John Malkovich di cui è lo sceneggiatore. Non il vero, ovviamente, ma il suo doppio interpretato da Nicolas Cage che - a sua volta - ha anche lui un doppio e un antagonista in Donald, un altro Nicolas Cage che interpreta il gemello dello sceneggiatore. Tutto parte dalla proposta ricevuta da Charlie di adattare un libro della giornalista Susan Orlean su un buffo ladro di orchidee in Florida. Charlie viene colto dal blocco dello scrittore, mentre pian piano cerca di adattarsi alle proprie difficoltà. In un flusso di coscienza sull'adattamento e sulle lacerazioni di uno scrittore, Charlie vede pian piano crescere l'astro del fratello che delira su storie idiote che a Hollywood, però, piacciono tantissimo al punto da pagargli un sacco di solde per le sceneggiature...

Un bel guaio soprattutto, quando Charlie pensa che la Orlean potrebbe avere avuto qualcosa in più dal rapporto con il ladro...in tutto questo tra adattamenti e fratelli finti o veri che siano, Il ladro di orchidee è un film intenso e straordinario che avvolge lo spettatore con la sua narrazione divertente ed originale in un turbinio di situazioni tra finzione cinematografica e realtà. A chi gli chiedeva se Charlie Kaufman ha veramente un fratello gemello di nome Donald che firma la sceneggiatura (dato che anche lui è candidato all'Oscar) Nicolas Cage ha risposto che è evidente che Charlie abbia realizzato il testo de Il ladro di orchidee sotto l'influenza di un'altra persona. Una risposta sibillina, ma affascinante, che dimostra come la vera arte e in particolare il cinema nasca da una menzogna talmente veritiera, da apparirci più bella della realtà. Da non perdere soprattutto per il seducente parallelo tra l'adattamento di Charlie a se stesso e la ricerca delle passioni di tutti i protagonisti.