A Lucca Comics and Games 2025 abbiamo avuto l'onore di incontrare per voi  i due più importanti personaggi del gruppo di lavoro Hungry Minds ovvero Lev Kaplan e Vsevolod “Seva” Batischev, per la loro pubblicazione The Last Book edito da Marsilio, che ci hanno raccontato vari retroscena del progetto The Book e The Last Book.

Un lavoro collettivo che ha visto molti tentativi, tante discussioni e, infine, un prodotto di sicuro successo. Se The Book era più in stile manualistico questo secondo lavoro è una sorta di Amarcord del consumismo, della cultura pop, ma anche di una struggente nostalgia e un grande amore per la cultura in ogni sua forma, sia classica che moderna.

Foto: Tino Barletta
Foto: Tino Barletta

Noah, questo il protagonista, cerca in ogni modo di evitare la follia e scrivendo trova una valvola di sfogo che è anche un grido disperato per non scomparire, una sorta di procreazione cartacea per lottare contro l'oblio siderale: consegnare queste memorie all'eternità. 

Il volume è molto ricco, le illustrazioni  – ci tengono a sottolineare gli autori – sono al novanta per cento artigianali, solo un capitolo è stato colorato in digitale, ma, in ogni caso, non vi è ombra di intelligenza artificiale.

L'aspetto ricorda prepotentemente le vecchie “encicolopedie per ragazzi” e questo look accattivante è una delle chiavi del successo editoriale dell'opera. La differenza sostanziale col primo libro è che nel progetto di The book testo e figure crescevano insieme, mentre in The Last Book il testo è stato creato per primo e solo successivamente le illustrazioni. Inoltre vi sono continuamente “Easter Eggs” e citazioni di amici e animali domestici realmente esistenti. Un lavoro che racchiude una tenerezza e una umanità infinite.

Foto: Tino Barletta
Foto: Tino Barletta

Vi è anche una pagina “strappata” ad arte il cui significato era un po' troppo banale e volgarotto per essere svelato, a noi è stato accennato, ma diciamo che senza svelarvelo, amici lettori, aveva a che vedere con una impellente necessità e una nave aliena sconosciuta.  Lev Kaplan e Seva Batischev ridono mentre ci suggeriscono il motivo della pagina strappata. 

All'inizio del progetto il protagonista doveva essere una donna, ma, e trovo molto naturale questa motivazione essendo anch'io scrittrice, si è deciso per un uomo essendo gli autori uomini anch'essi e preferendo scrivere di ciò che conoscono meglio. Inoltre, e anche questo è fatto noto a noi scrittori, il personaggio si è ben presto delineato nella sua interezza quasi prendendo vita e decidento autonomamente del proprio destino. Sembra così strano per chi scrittore non è, ma vi garantisco che è proprio quello che accade di solito. 

E intanto la nave aliena solca lo spazio e attraversa le galassie mentre il nostro Noah ricerca quella umanità perduta attraverso citazioni di film, di canzonette, di reclame e di tutto quello che è stato il suo vissuto fra l'ironia e la nostalgia. 

Un po' come, del resto, Lucca Comics stessa che ci abbraccia con la sua magia fra mille sfaccettature fra fumetti e fantascienza.

Foto: Tino Barletta
Foto: Tino Barletta