Terence Stamp è morto il 17 agosto 2025 all’età di 87 anni. La notizia è stata confermata dalla sua famiglia in un comunicato in cui si sottolinea il suo straordinario lascito sia come attore che come scrittore.

Nato a Londra nel 1938, primogenito di cinque figli, era fratello di Chris Stamp, manager degli Who. Ha bebuttato nel 1962 nel film Billy Budd, conquistando subito una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. Lascerà un segno indelebile sul cinema del Sessantotto, tra i protagonisti del movimento della “Swinging London”. 

Nel corso della sua carriera ha lavorato con registi d’avanguardia come Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini (Teorema, A Season in Hell).

Negli anni Ottanta e Novanta, Stamp ha interpretato ruoli tra cui Bernadette in The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert (1994), che gli sono valsi importanti nomination ai Golden Globe e ai BAFTA.

Il suo talento caratterista ha continuato a emergere in film come The Limey (1999),Yes Man (2008), Valkyrie (2008), fino alla sua ultima apparizione in Last Night in Soho (2021). 

Nel cinema fantastico

Pur avendo spaziato tra drammatico, sperimentale e mainstream, Stamp ha spesso scelto ruoli nel genere fantastico o fantascientifico. Da ricordare in particolare i ruoli del generale Zod,  il potente supercriminale kryptoniano, in Superman (1978) e Superman II (1980), ma anche la voce di Jor-El nel telefilm Smallville; e il cancelliere Valorum in Star Wars: Episodio I – La Minaccia Fantasma (1999). Altri ruoli in Red Planet (2000), Elektra (2005), I guardiani del destino (2011) — ispirato a uno short story di Philip K. Dick — e La casa dei fantasmi (2003).

Terence Stamp lascia un patrimonio artistico e umano fatto di performance memorabili, personaggi complessi, e una poetica dell’interpretazione rara. La sua filmografia — oltre 60 titoli tra cinema e TV — riflette versatilità e un fascino durato decenni.

In memoriam 2025

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