Chi scrive l'aveva detto: la NASA sopravvive solo perché finanzia Musk, il giorno che Trump e Musk litigheranno sarà la fine dell'ente spaziale. Quel giorno è arrivato: Musk annuncia che fonderà il suo partito personale e pochi giorni dopo arriva la notizia che Trump fa piazza pulita della dirigenza della NASA. Secondo Politico almeno 2145 impiegati di alto livello, in posizioni da GS-13 a GS-15, tipicamente riservate a manager e personale ad alta specializzazione, sono stati licenziati o prepensionati. Circa altri cinquecento dipendenti sono stati lasciati andare. 

Circa 1800 delle persone licenziate di occupavano delle missioni al centro dell'attività dell'Agenzia, in particolare il volo spaziale umano, mentre i rimanenti erano in ruoli IT, amministrativi o finanziari.

Questa operazione è probabilmente solo l'inizio: il piano della Casa Bianca è tagliare un quarto del budget (già scarso) della NASA e almeno cinquemila dipendenti.

Trump ha anche nominato un nuovo amministratore ad interim, l'ex conduttore della Fox Sean Duffy, già ministro dei trasporti. Duffy sostituisce l'ingegnere Janet Petro, prima donna a dirigere la NASA, che in gennaio aveva preso il posto del dimissionario Bill Nelson, ex astronauta.

La NASA continua a dare il massimo per la sua missione, anche se con un budget un po' più ridotto. Stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione per far sì che l'America continui a essere all'avanguardia nell'esplorazione spaziale, portando avanti gli obiettivi chiave, tra cui la Luna e Marte.

ha detto Bethany Stevens, portavoce della NASA.

Si sta perdendo l'esperienza manageriale e tecnica fondamentale dell'agenzia. Qual è la strategia e cosa speriamo di ottenere?

ha detto Casey Dreier, responsabile della politica spaziale presso The Planetary Society.