Nel 2017 Netflix apriva le porte al mistero in arrivo dalla Germania con Dark una serie complessa e criptica eppure in grado di colpire l'attenzione del pubblico mondiale. Dopo la terza e ultima stagione il duo di showrunner Baran bo Odar e Jantje Friese iniziarono a lavorare alla loro prossima avventura, che li avrebbe portati indietro nel tempo (ma come è ovvio, non solo) e nel mezzo dell'oceano con 1899.

La trama

L'anno è ovviamente il 1899, quattro mesi prima dell'inizio della storia la nave da crociera Prometheus scompariva misteriosamente. Poi ecco iniziare il viaggio della Kerberus (un nome una garanzia) che porta con sé passeggeri da tutto il mondo in cerca di una vita migliore, da Southampton (non a caso la stessa città da cui nella realtà era partito un certo Titanic) a New York. Nel mezzo di una notte buia e tempestosa, sulla loro rotta ricompare proprio la Prometheus e quando l'equipaggio decide di salire a bordo per investigare, inizia la discesa all'inferno.

Segreti

Definita un misto di Event Horizon (1997)/ Nave Fantasma (2002)/Titanic/Lost, il sito Denofgeek ha voluto sottolineare che 1899 non è una serie da guardare distrattamente, o vi perderete dettagli fondamentali. Inoltre, la scelta voluta dai due autori è stata di far parlare i passeggeri in tedesco, francese, spagnolo, svedese, cinese, danese, polacco e inglese, ovvero le reali lingue degli attori, per cui preparate i sottotitoli o cercate la versione doppiata.  E soprattutto, proprio in stile Lost, nessuno è chi dice di essere e tutti nascondono segreti, che vengono approfonditi nei flashback (ma niente mostri di fumo nero). Tutto comincia con l'incubo della dottoressa Maura Franklyn (Emily Beecham, la serie Into the Badlands) in cui viene minacciata da un uomo avvolto in un mantello nero. Quando si risveglia scopriamo che si trova sulla suddetta Kerberus ed è alla ricerca del fratello Henry, che era scomparso proprio sulla Prometheus. Dopo l'incontro con la Event Horizon, scusate, la suddetta Prometheus, iniziano a comparire strani simboli, come un triangolo rovesciato con una linea quasi alla base in una metafora di un iceberg rovesciato, strani congegni, mentre comincia a apparire chiaro che il viaggio della Kerberus aveva altri obiettivi che non riguardavano la meta prevista. La scelta peculiare fatta dai due autori, non dissimilmente da Dark, è che i protagonisti entrano e escono dai flashback senza soluzione di continuità creando un particolare stile surreale.

La serie è stata girata interamente in uno teatro di posa virtuale, con una tecnologia che viene definita come inventata appositamente per Netflix ma che è esattamente identica al The Volume (o StageCraft) creato dalla Lucasfilm per The Mandalorian e quasi tutte le altre serie a seguire (a parte Star Wars: Andor, girata in location e scenografie reali). Gli otto episodi della prima stagione di 1899 hanno debuttato tutti insieme ieri 17 novembre su Netflix, vi lasciamo con il trailer in italiano e in tutte le lingue originali.