Mentre la galassia di Star Trek in streaming va un po' alla volta espandendosi, al cinema come ormai sappiamo si era creato il deserto e non perché le sale fossero chiuse, ma perché Paramount non sembrava sapere che strada prendere per il futuro. Poi nel week-end appena trascorso, qualcosa è accaduto.

Tutti i progetti falliti

Dopo Star Trek Beyond (2016), si era prima formato un vuoto sul futuro della saga, poi un eccesso di programmi. Il terzo capitolo aveva incassato 343 milioni contro un budget di 185, decisamente meno dei 467 incassati dal precedente Star Trek Into Darkness (2013) che aveva un budget di 190 milioni, ma comunque accettabile per portare avanti il franchise. E i piani arrivarono: il primo doveva essere un film in cui il capitano Kirk (Chris Pine) in modi tuttora sconosciuti (ma immaginiamo ci fossero di mezzo i viaggi nel tempo) incontrava il defunto padre George Kirk, visto brevemente nel primo film del 2009 interpretato da Chris Hemsworth quando si sacrificava eroicamente. Il film doveva essere anche il primo della saga cinematografica diretto da una donna, S.J. Clarkson, in arrivo da Game of Thrones. Ma ecco il primo inconveniente: i due Chris interruppero le trattative con la major che non aveva accettato le loro richieste economiche. Poi arrivò Quentino Tarantino, super fan della saga, con la sua idea R-Rated (minori solo se acconpagnati) ovvero un po' più violenta di quanto non ci si aspetti da Star Trek. Ma nemmeno questo progetto andò in porto. Infine ecco arrivare Noah Hawley, il creatore della serie Legion, il quale aveva proposto una sceneggiatura completamente originale e che non necessariamente avrebbe seguito l'equipaggio classico. Ma anche questo cadde nel limbo.

Oggi

Kalinda e Kelinda.
Kalinda e Kelinda.

In poco tempo si sono avvicendate due notizie: il quattro marzo Deadline Hollywood riportava la notizia che la sceneggiatrice Kalinda Vazquez era stata chiamata dalla Paramount a scrivere una nuova sceneggiatura per il quarto capitolo attraverso un accordo chiamato blind deal, ovvero quando due parti accettano di lavorare insieme anche se ancora non conoscono il risultato finale del progetto. Una curiosità: il suo nome era scelto da un personaggio comparso nell'episodio ventuno della stagione due della serie classica, intitolato Con qualsiasi nome (By Any Other Name) dove compariva Barbara Bouchet nel ruolo di Kelinda.  La sceneggiatrice arriva da Star Trek: Discovery e Fear the Walking Dead, ma è giunta alla ribalta di recente perché al lavoro sulla serie Roadmarks (Strada senza fine, 1979), basata sul romanzo di Roger Zelazny per la HBO di cui abbiamo parlato di recente, insieme a George R.R. Martin in qualità di produttore. Non sappiamo quanto le due notizie siano collegate, ma nel week-end appena trascorso la Paramount ha comunicato la data ufficiale di Star Trek IV (titolo di lavorazione): 9 giugno 2023, sempre prodotto da J.J. Abrams tramite la sua Bad Robot.

In quel periodo, come riportato da Deadline Hollywood, l'unico avversario relativamente vicino è Mission: Impossible 8 (che non è ancora stato girato, visto che devono prima completare il settimo capitolo), previsto per il 7 luglio 2023 e per quanto riguarda la Marvel Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Fantastic Four (ma non è ufficiale) e Guardians of the galaxy vol. 3, ma nessuno di questi ha per ora una data precisa. Va anche aggiunto un dettaglio: in tempi recenti Chris Pine si è detto disponibile a tornare nella saga (forse perché sa già che non comparirà in Wonder Woman 3).

Ci vorrà ancora molto tempo perché Star Trek IV arrivi nei cinema il 9 giugno 2023, ma almeno la galassia di Star Trek al cinema si sta risvegliando, vi terremo al corrente sui futuri aggiornamenti.