Riscoprire autori classici europei del fantastico: ci aiuta il germanista Alessandro Fambrini che recupera e traduce per le edizioni Hypnos una raccolta di racconti di Karl Hans Strobl, che insieme a Meyrink ha rappresentato una delle voci più incisive nel genere in quel periodo. Il volume, intitolato Lemuria, raccoglie quattordici racconti inediti.

Il libro

In queste condizioni i mutamenti essenziali sembrano avvenire in un modo quasi inspiegabile, da soli, senza controllo della coscienza. Qualche fattore impercettibile, una sfumatura nell’aria, una parola perduta e ritrovata, il brano di una melodia che arriva da lontano, il richiamo di un uccello, lo sciabordare delle onde sui tronchi alla riva, agisce come una scossa poderosa, apre la porta a una serie di relazioni ineffabili, una vertigine improvvisa dissolve tutte le leggi della psicologia e della logica, si diffonde su tutte le possibilità e opera le più sorprendenti metamorfosi.

Lemuria raccoglie quattordici storie del tedesco Karl Hans Strobl, originariamente pubblicate tra il 1902 e il 1917, qui presentate per la prima volta in Italia, e considerate tra le massime vette nella produzione fantastico-orrorifica di quegli anni. Tra questi “La testa”, definito da Mike Mitchell un capolavoro del genere macabro, “Laerte”, una sorta di sorprendente anticipazione di un capolavoro weird degli anni a venire, Four Ghosts in Hamlet di Fritz Leiber, “La mia avventura con Jonas Barg”, che con le sue architetture distorte e impazzite precede di una decina di anni le visioni espressioniste del Dottor Caligari, e il claustrofobico tour de force di “La tomba di Père Lachaise”.

Dall’introduzione al volume di Alessandro Fambrini: “Dietro la patina di civiltà, si aprono nei suoi racconti abissi sconvolgenti che precipitano nel vuoto anche quell’ordine antico a cui l’autore si aggrappa con tutte le sue forze e lo ribaltano, denunciando, come scrive Winfried Freund, ‘il fallimento di tutti i tentativi umani di trovare un orientamento e un senso nell’oscurità ed enigmaticità dell’esistenza’”.

L'autore

Karl Hans Strobl (1877-1946) è stato insieme a Hanns Heinz Ewers e Gustav Meyrink il più importante scrittore del fantastico germanofono degli anni Venti del secolo scorso. Fu autore di diversi racconti e romanzi, molti dei quali di carattere fantastico e fantascientifico, tra cui Die gefährlichen Strahlen (“I raggi pericolosi”, 1906), Eleagabal Kuperus (1910) e Gespenster im Sumpf (“Spettri nella palude”, 1920) e la raccolta di racconti Lemuria (1917).  Fu anche insieme ad Alfons von Czibulka tra i principali artefici della rivista Der Orchideengarten (1919-1921), che di fatto, anticipando di qualche anno Weird Tales, fu la prima rivista interamente dedicata al fantastico. 

Karl Hans Strobl, Lemuria, traduzione di Alessandro Fambrini, copertina di Ivo Torello (elaborazione della copertina della raccolta Lemuria, 1917), Hypnos, Mirabilia n. 7, pagg. 236, Euro 18,00 (cartaceo); Ebook Euro 5,99.