Era il 17 gennaio di quest'anno quando la BBC postava la prima immagine di The Watch, la cui prima stagione di otto episodi era ispirata alla guardia cittadina di Ankh-Morpok, la più grande e convulsa città del mondo disco o Discworld creato dal leggendario e purtroppo prematuramente scomparso Terry Pratchett. Peccato che le reazioni iniziali non siano state quelle desiderate.

The Watch

Le prime foto della serie e la presentazione ufficiale avevano svelato un mondo un po' diverso da quello immaginato dai fan:

The Watch è un punk rock thriller che segue la guardia cittadina mentre cerca di salvare una città sgangherata dove le ingiustizie sono del tutto normali, da pericoli in arrivo sia dal passato che dal futuro.

La serie vede la presenza di alcuni dei personaggi storici della saga, come il capitano Sam Vimes, l'ultima rappresentante della nobiltà lady Sybil Ramkin, l'ingenuo e eroico Carrot, la misteriosa Angua, l'ingegnoso tecnico della scientifica Cheery e l'iconografica rappresentazione della morte secondo Pratchett. Peccato solo che le foto rilasciate, che potete vedere nella gallery in fondo all'articolo e qui sopra, abbiano ricevuto un riscontro leggermente negativo dai fan, da chi l'ha definita una serie cyberpunk e nemmeno lontanamente somigliante alla città immaginata da Pratchett a chi a detto che probabilmente si sono sbagliati e si tratta di un'altra città, Dicksworld (lascio a voi immaginare perché e no, non relativamente a Philip K. Dick). Perfino Rhianna Pratchett, figlia del defunto autore e al comando della casa di produzione da lui creata, seppure indirettamente aveva criticato il risultato finale, citando su Twitter un passaggio dell'autrice Ursula K. Le Guin, la quale parlando dell'adattamento della sua serie Earthsea l'aveva descritta come un pasticcio di scene che ben poco avevano a che fare con le sue opere.

Discworld

Ora Narrativia, la casa di produzione creata da Pratchett e guidata dalla figlia, ha stretto un accordo con altre due case di produzione, la Motive Pictures e la Endeavor Content per realizzare una super serie tv basata (e non ispirata) sui quarantuno romanzi della saga in una serie di adattamenti che le tre case di produzioni hanno sottolineato saranno assolutamente fedeli alle opere di Pratchett.

Rihanna Pratchett ha dichiarato

Discworld pullula di personaggi unici, narrazioni argute e incredibili metafore e iperboli narrative e noi sentiamo di doverlo realizzare per il formato televisivo nel modo in cui lo aveva immaginato mio padre. 

Per poi sottolineare come i suoi soci condividano perfettamente la sua visione di come far diventare Discworld una realtà. Non a caso il CEO della Motive Simon Maxwell a sua volta ha dichiarato il suo intento di creare una epica serie ad alto impatto mondiale che porti la leggendaria creazione di Pratchett alle nuove generazioni, mentre Lorenzo De Maio, capo consigliere dei contenuti per la Endeavor si dichiara onorato di poter portare sullo schermo questo capolavoro narrativo.

La serie

Non ci sono ancora dettagli pratici su come verrà gestita la realizzazione di una o più serie basate sui quarantuno romanzi ambientati nel mondo disco, il primo dei quali, Il colore della magia, era stato pubblicato nel 1983 e l'ultimo, da noi inedito, The Shepherd's Crown del 2015, era stato pubblicato dopo la morte dell'autore, ma le case di produzione ci tengono a precisare che sarà un realmente autentico adattamento dei romanzi.

Vista l'impossibilità di mettere in preparazione qualsiasi produzione a causa del coronavirus, il tempo non manca affinché Rhianna Pratchett e i suoi soci riescano in questa epica impresa, vi terremo al corrente sull'arrivo di Discworld sui nostri schermi.

Nel frattempo vi lasciamo con le foto di scena da The Watch, fateci sapere cosa ne pensate,