I più cinici sono portati a pensare che la Marvel abbia aspettato di vedere i risultati della distinta concorrenza con Wonder Woman prima di permettere ai personaggi femminili del suo mondo di avere il proprio assolo. La scommessa è stata vinta con Captain Marvel con il suo incasso globale di 1,182 miliardi di dollari a fronte di un budget di 152, la quale a sua volta ha aperto le porte a un personaggio molto diverso, ma che forse avrebbe meritato un assolo molto prima: Black Widow.

Quando

Durante la San Diego Comic-Con la Marvel aveva rivelato che il film sarebbe stato ambientato tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War.

Scarlett Johansson ha poi aggiunto che la troveremo in un punto cupo della sua vita dove non ha nessuno da chiamare e nessun posto in cui andare: 

Si sta aggrappando a sé stessa. Quando qualcosa di enorme esplode e tutti i pezzi cadono, hai quel momento di paralisi in cui non sai cosa fare.

È questo, conclude, il punto si ritrova Natasha e deve confrontarsi con sé stessa.

Non è quello che pensate

In una intervista recente con Vanity Fair la Johansson ha poi dichiarato che non voleva fosse un film sulle origini del personaggio e nemmeno che fosse una spy story, non voleva che fosse superficiale:

Il film parla di trauma e dolore e così, elevando il genere, spero possa essere sia esplosivo e dinamico che parlare di te, dei tuoi dubbi, insicurezze, vergogna, delusione e rimpianti.

Ma è anche una film sul concetto di famiglia. La Johansson pensa che tutti abbiamo quei riti di passaggio in cui ti trasformi e vai oltre. Quando la incontriamo è in un momento di crisi e nell'affrontarla e superarla riesce a resettarsi in uno spazio in cui è più con i piedi per terra, più consapevole.

Yelena

Florence Pugh (Midsommar – Il villaggio dei dannati) ha definito il rapporto tra Natasha e la sua Yelena come se fossero sorelle: condividono lo stesso dolore, le stesse battaglie:

Si irritano a vicenda, si amano a vicenda, si muovono perfino allo stesso modo, giocano ad armi pari.

Aggiungendo che sono cresciute insieme nella stessa famigerata Red Room Academy in Russia.

Il suo punto di vista sulla storia è che hanno creato qualcosa di crudo, doloroso e meraviglioso e che il pubblico rimarrà sorpreso da come un film d'azione possa avere anche un cuore.

I co-protagonisti

In una intervista con Entertainment Weekly David Harbour (Stranger Things) ha confermato quanto ipotizzato tempo fa: il suo Alexei è Red Guardian, la risposta russa a Captain America. Ma aggiunge che è un personaggio complicato, con molti difetti e idiosincrasie, è un tipo molto difficile.

A sua volta Rachel Weisz (La favorita) ha definito la sua Malena come una spia e assassina veterana che è passata ben cinque volte dal programma red room e ora è parte di un esperimento scientifico di cui non può parlare perché è parte integrante del film.

Infine O.T. Fagbenle (il marito di Offred/June in The Handmaid's Tale) definisce il suo personaggio come uno che risolve problemi:

Lui è quella persona che anche se sei una spia o un supereroe, in caso di bisogno ti dà una mano in più.

Riguardo al suo collegamento con Natasha lo definisce complicato, perché, sebbene abbiano un rapporto d'affari esiste anche un leggero flirt tra i due.

Per finire, La Johansson ha voluto togliere ogni dubbio sulle ipotesi sul suo ritorno dalla morte in una intervista con Jimmy Fallon: il film è una chiusura per lei: 

Ci sono poche cose sicure nella vita e la morte è una di queste. La gente vuole convincermi che Natasha non è morta ma vive in una realtà alternativa, ma no, io penso che la morte sia definitiva.

Black Widow è previsto in uscita da noi il 22 aprile del 2020, molto prima dell'uscita americana prevista per il primo maggio: voi cosa ne pensate, la Vedova nera è morta morta o potrebbe tornare un giorno?