È stato l'evento positivo del week-end: prima Deadline Hollywood riportava la notizia da fonti interne alla Disney che James Gunn era stato richiamato a dirigere I guardiani della galassia vol.3, poi il tutto diventava ufficiale tramite The Hollywood Reporter e lo stesso James Gunn e il suo comunicato su Twitter.

I ringraziamenti

Sono tremendamente grato a tutte le persone là fuori che mi hanno supportato in tutti i mesi scorsi. Sto continuando a imparare e a lavorare per diventare il migliore essere umano possibile. Sono profondamente grato alla Disney e sono entusiasta all'idea di continuare a creare film che investigano i legami d'amore che ci legano tutti. Sono stato e continuo a essere incredibilmente umile rispetto a tutto il vostro amore e supporto. Dal profondo del mio cuore, grazie a tutti, vi amo.

Il dietro le quinte

Secondo Deadline Hollywood in realtà tutto è andato in porto mesi fa, dopo molteplici incontri tra James Gunn e il presidente della disney Alan Horn per discutere la situazione, dopo le quali Horn avrebbe apprezzato le scuse e il suo atteggiamento dopo (l'ingiusto) licenziamento e lo avrebbe ri-arruolato come regista di I guardiani della galassia Vol.3, anche se poco tempo fa il boss della Marvel Studios Kevin Feige aveva a sua volta rilasciato un suo comunicato in cui diceva che il ruolo di Gunn nel futuro dell'universo Marvel tramite il suddetto film era stato ingigantito dai media, ovvero il cosiddetto damage control.

Perché? Dopo il licenziamento del regista non solo l'intero cast della saga aveva firmato una lettera pubblicata online per supportare il regista, ma a loro si erano uniti Michael Rooker, ovvero Yondu, Michelle Yeoh (Star Trek: Discovery), Glenn Close, David Hasselhoff, Kurt Russell e i registi David Ayer e Scott Derrickson (Doctor Strange), il quale aveva riportato nei mesi scorsi la notizia di essere stato avvicinato dalla Disney per prendere in mano il terzo capitolo della saga, rispondendo che non poteva, perché quello per lui era il film di James Gunn. A questo si aggiunge il gigantesco cartellone affisso a Los Angeles e la raccolta di firme online che aveva quasi raggiunto le cinquecentomila firme.

Suicide Squad 2

Il rinato rapporto con la Disney ha donato così tanta libertà d'azione al regista che Gunn rimarrà al comando di Suicide Squad 2 e solo dopo passerà a terzo capitolo della sua saga, dimostrando quanto sia stato lungo il dietrofront della Disney.

Per la Disney alla fine si tratta di un semplice calcolo economico: il primo capitolo aveva incassato 773 milioni nel mondo, il secondo 863 milioni, mentre con il licenziamento del regista i commenti online non lasciavano intendere niente di buono, senza contare che la major contava comunque di usare la sua sceneggiatura, che ormai è noto a quasi tutti, era stata definita come fondamentale per il futuro cosmico della Marvel.

Non ci sono ancora ovviamente date di uscita, ma voi che ne pensate del ritorno a casa di James Gunn?