Qualche  giorno fa, esattamente il 24 febbraio, Zachary Levy ha postato un video su Twitter in difesa di Brie Larson, diventata oggetto di non molto velato disprezzo da una piccola ma violenta fetta di nerds misogini che non accettavano che lei potesse essere Captain Marvel. La scusa era che di Captain Marvel ne esiste solo uno, e si chiama Zaham!

Molto tempo fa, in un fumetto lontano lontano

Qui sopra potete vedere Levy rispondere ai cosiddetti fan che il loro veleno non è affatto una forma di difesa del suo personaggio, ma solo un modo di aggredire verbalmente quella che è la prima supereroina Marvel al cinema, anche se va aggiunto, questi attacchi arrivano tutti e solo dagli States.

Ma cosa accomuna Captain Marvel e Shazam?

Una casa editrice da tempo scomparsa, la Fawcett Comics, nata nel molto lontano 1919, la quale negli anni quaranta riscosse un successo notevole con il suo supereroe per eccellenza, Captain Marvel, il quale era l'alter ego di un giornalista radiofonico in grado di trasformarsi gridando la parola Shazam!

All'epoca il supereroe era diventato perfino più popolare di Superman e dato vita a una intera famiglia legato al suo universo, fino al momento in cui la National Comics (come si chiamava la DC Comics in quel periodo) fece loro causa perché Captain Marvel aveva un costume troppo simile a quello di Superman, poteri troppo simili e aveva anche leggermente copiato alcune storie.

Persa la causa la Fawcett ebbe un crollo nelle vendite ma nel frattempo nel 1967 la Marvel aveva depositato il nome Captain Marvel, motivo per cui la DC non ebbe modo di utilizzarlo e ribattezzò il supereroe Shazam! con le origini che scopriremo nel suo film.

Chi è Captain Marvel

In origine (1967) un alieno Kree di nome Mar-Vell arrivato sulla Terra prendendo il posto del defunto scienziato William Lawson il quale lavorava in una struttura chiamata The Cape, ovvero un altro modo di definire Cape Canaveral. Qui si ritrova a lavorare a stretto contatto con il capo della sicurezza, Carol Danvers, la quale sospetta che qualcosa non vada con il dottor Lawson, il quale però la protegge quando uno dei suoi nemici fa esplodere un'arma aliena, con il risultato di passarle il suo DNA donandole i suoi poteri. Ma la strada per diventare Captain Marvel era ancora lunga e doveva passare per una storyline giustamente criticata (restrospettivamente) in cui veniva violentata, le veniva cancellata la memoria degli eventi e aveva un bambino che diventava adulto nel giro di pochi giorni, mentre tutti gli Avengers erano felici per lei e la Danvers non riusciva a capire come potessero non capire cosa aveva subìto.

Ci sarebbe voluto l'autore Chris Claremont per rettificare la spiacevole idea, dandole una nuova direzione, nel frattempo la Danvers rimaneva l'eroina Ms. Marvel e durante un'avventura nello spazio veniva sottoposta a un altro esperimento che le donava i poteri di Binary (ne parleremo più avanti).

Prima che il nome del titolo arrivasse a lei sarebbe passato da altri personaggi tra cui Monica Rambeau, una poliziotta di New Orleans con gli stessi poteri del Captain Marvel originale di cui avrebbe assunto il ruolo fino al momento in cui non avrebbe passato il mantello al figlio di Mar-Vell.

Avremmo dovuto attendere il 2012 perché Carol Danvers diventasse a tutti gli effetti Captain Marvel.

Nel film

Come forse ormai saprete dal primo trailer, la sua storia inizia, anzi ricomincia negli anni novanta, quando la Danvers precipita sulla Terra dentro una Blockbuster, un bel pezzo di nostalgia di quel periodo come il sito che la Marvel ha voluto creare e di cui potete vedere una immagine qui sopra.

La Marvel Studios, come è sua abitudine, preferisce che il pubblico scopra i personaggi nel momento in cui entrano in sala invece di dover avere una conoscenza enciclopedica del fumetto, motivo per cui Carol (Brie Larson) è sicura di essere una Kree, una razza di guerrieri eroi alieni perennemente in lotta con gli Skrull, che hanno la capacità di assumere sembianze umane, da cui la scena dove la vediamo menare una apparententemente innocente vecchina che tale non è.

Ed eccoli entrare in scena: Nick Fury con entrambi gli occhi (un Samuel L. Jackson ringiovanito digitalmente), l'agente Coulson (Clark Gregg, anche lui con il restyling digitale) Ronan l'accusatore pre versione villain di I guardiani della galassia (sempre interpretato da Lee Pace) e perfino Korath (Djimon Hounsou) nel fumetto definito L'inseguitore (anche lui comparso nei Guardiani).

La guerra in casa

Carol fa parte dell'elite militare Kree chiamata Starforce, insieme al suo comandante e mentore Yonn-Rogg (Jude Law) e quando si schianta sul nostro pianeta è perché gli Skrull stanno pianificando un'invasione, cosa che per un Nick Fury non ancora cinico e indurito dall'esperienza, sembra roba da, beh, fantascienza.

Il passato ritorna

Ma qualcosa non va: Carol comincia ad avere dei flashback di una vita che non ritiene essere la sua e la vediamo insieme a quella che era la sua compagna di volo nell'aviazione militare Maria Rambeau (Lashana Lynch), ovvero la madre della suddetta Monica. Inizia così un momento di pura confusione, perché non solo Carol non sa più chi è, ma non è nemmeno certa di essere chi le hanno detto di essere.

Ma Talos (Ben Mendelsohn, Rogue One: A Star Wars Story), a capo dell'invasione Skrull, le lascia ben poco tempo per pensare e Captain Marvel si ritroverà a combattere sia sulla Terra che nello spazio dove, come vediamo brevemente, attiva il potere di Binary.

Binary

E qui il discorso diventa interessante: assorbendo l'energia di un buco bianco, Carol Danvers diventa, come ha dichiarato il boss della Marvel Studios Kevin Feige, la più potente supereroina dell'universo cinematografico. Per un breve periodo di tempo diventa di fatto una semidea, in grado di controllare l'energia stellare e quindi il calore, lo spettro elettromagnetico, la gravità, può viaggiare alla velocità della luce e sopravvivere benissimo nello spazio. Oltre ai suoi usuali poteri come lanciare raggi energetici  e assorbire tutte le forme di energia fino a ottenere la potenza di una bomba nucleare.

Infine, come ha svelato Samuel L. Jackson, ha anche il potere di viaggiare nel tempo. Insomma, per Thanos la vacanza è finita.

Captain Marvel debutta da noi mercoledì 6 marzo vi lasciamo con il trailer e il tv spot italiani più recenti, buona visione: