Il 2019 di Urania Collezione si apre all'insegna del post-apocalittico, stavolta con un romanzo scritto da Matthew Phipps Shiel nel 1901.

In quell'anno il polo nord non era ancora stato raggiunto, La nube purpurea inizia con una spedizione che riesce a raggiungere questa ostile e remota località, scatenando la catastrofe.

A causare la quasi totale scomparsa dell'umanità è una tremenda eruzione vulcanica, che rilascia nell'atmosfera l'enorme nube di gas velenosi che dà il titolo al romanzo.

Unico superstite della fatidica spedizione Adam Jeffson si aggira per un'Europa disabitata, alla ricerca di altri esseri umani e sempre più sull'orlo della pazzia. 

La nube purpurea è uno dei primi e dei più famosi romanzi che parlano della fine dell'uomo, fortunato filone fantascientifico che non si è mai affievolito ma ha semplicemente cambiato le modalità della nostra estinzione.

Il libro

La nube purpurea è ampiamente riconosciuto come un capolavoro della fantascienza e una delle migliori last man novel mai scritte. Urania ha deciso di riproporlo con una nuova traduzione, più vicina allo stile originario del romanzo. Un vapore mortale spazza il mondo e annienta tutte le creature viventi tranne un unico uomo, Adam Jeffson, che inizia un viaggio epico attraverso un pianeta silenzioso e devastato, come un Robinson Crusoe apocalittico. Nel corso degli anni Adam precipita nella follia, diventando sempre più consapevole che la sua sopravvivenza non è casuale e che il suo destino – e quello della razza umana - fa parte di un piano cosmologico più vasto. The Purple Cloud è stato definito "brillante" da H.G. Wells e "una finzione esemplare" da H.P. Lovecraft.

L'autore

Matthew Phipps Shiel è uno scrittore britannico (1865-1947), nato nelle Indie Occidentali si è poi trasferito in Inghilterra dove completò gli studi in medicina. I primi successi come scrittore sono legati a una serie di racconti influenzati dalla prosa di Edgar Allan Poe e incentrati attorno alla figura del Principe Zaleski, un detective decadente a metà strada tra i personaggi di Conan Doyle e di Stevenson. La sua opera più nota è La nube purpurea (The Purple Cloud, 1901), da cui nel 1959 è stato liberamente tratto il film La fine del mondo.

Matthew Phipps Shiel, La nube purpurea (The purple cloud, 1901) traduzione di Davide De Boni, Mondadori, Urania Collezione 192 – euro 6,90, ebook Euro 4,99.