Come è ormai consuetudine il numero novembrino di Urania ospita il vincitore del Premio Urania, in questo caso il toscano Claudio Vastano che, con il romanzo Simbionti racconta la storia di una crisi che porta l'umanità sull'orlo dell'estinzione.

Un romanzo catastrofico che non ha bisogno di catastrofi naturali o invasioni aliene, per trovare il peggior nemico dell'uomo non serve allontanarsi molto.

L'aspetto decisamente inconsueto di questo numero è invece la votazione relativa al Premio Urania Short 2018, i lettori sono chiamati a decidere quale, tra i tre racconti finalisti, merita la vittoria. 

I tre finalisti sono:

I polmoni del nuovo mondo di Massimiliano Giri,

Quid est veritas? di M. Caterina Mortillaro

Questioni d’onore di Valentino Poppi.

A voi la scelta!

Il libro

Quando Melinda Perkins, scienziata della BioGen, una multinazionale impegnata nello smaltimento dei rifiuti che stanno uccidendo il pianeta, deve controllare una rivoluzionaria tecnologia al servizio dell'ambiente, scopre che non è così semplice dominare la natura. I simbionti sono una generazione di organismi artificiali in grado di catturare e degradare ogni sostanza inquinante nota all'uomo, ma mentre la BioGen allestisce gli impianti di depurazione basati sull'uso di queste creature, strani e inquietanti fenomeni iniziano a verificarsi nei dintorni degli stabilimenti: un'entità multiforme e terribile sta crescendo, senza che gli scienziati riescano a mantenerne il controllo. Un romanzo che rispetta fino in fondo la tradizione della migliore fantascienza "catastrofica".

Claudio Vastano, Simbionti, Mondadori, Urania 1660, euro 6,50, ebook disponibile euro 4,99.