Era il 15 dicembre del 2016 quando si concludeva la seconda stagione della (giustamente) celebrata serie The Man in the High Castle, la quale era anche stata abbandonata a metà del suo percorso dal suo showrunner originale Frank Spotniz e terminata da quella che era stata definita una repubblica di sceneggiatori, ovvero il team degli autori aveva portato avanti la serie senza nessuno al comando.

Ora la situazione è cambiata e Amazon Primevideo ha chiamato Eric Overmeyer, produttore esecutivo di un'altra serie di alto livello del canale online, Bosch, anche se ovviamente rimane come produttrice esecutiva e consulente anche Isa Dick Hackett, figlia del leggendario Philip K. Dick, dal cui romanzo da noi intitolato La svastica sul sole la serie è ispirata.

Ma con il salto reale temporale, anche la storia sta prendendo direzioni nuove.

Il multiverso

Finora parte legata solo ai filmini del misterioso uomo del titolo (Stephen Root) e alle cosiddette visioni di Nobusuke Takomi (Cary-Hiroyuki Tagawa), ora i nazisti hanno scoperto il multiverso e soprattutto, versioni della realtà in cui non hanno esattamente vinto, il che li porta a preparare un piano tanto folle quanto ambizioso.

Va aggiunto che la stagione ha preso spunto anche da materiali non pubblicati di Dick, in cui immaginava i nazisti cercare di sfondare il muro tra le realtà per conquistare nuovi mondi, da cui l'idea del portale.

Un destino fondamentale

Juliana (Alexa Davalos) era sta contattata dall'Uomo nell'alto castello, il quale le aveva affidato il compito di proteggere e trovare tutti i filmini che mostravano il nostro mondo, ora scoprirà che a portarceli sono stati dei cosiddetti Travelers (no, non quelli di Netflix), persone con la capacità di viaggiare tra i mondi.

Ma nel frattempo si ritroverà a lavorare con Tagomi nella Zona neutrale per interpretare il mistero dei rimanenti filmini. Ma Juliana sta per fare, o meglio rifare un incontro sconvolgente, che non vi riveleremo.

John Smith

Dopo gli eventi della seconda stagione Smith (Rufus Sewell) si è visto salire di molto nei ranghi nazisti, una cosa che non necessariamente desiderava e che lo mette nel mirino del fondatore del partito nazista americano George Lincoln Rockwell (David Furr), ma mentre deve affrontare il complotto ordito ai suoi danni, comincia anche a porsi domande sull'uomo che è diventato e sul governo che serve.

Infine, i nazisti hanno un piano per soggiogare l'America, ed è il più devastante e sanguinario mai concepito.

L'intera stagione tre di The Man in the High Castle debutta oggi 5 ottobre anche da noi su Amazon Primevideo, ma preparatevi, la corsa verso una realtà diversa è destinata a proseguire, perché la serie è già stata rinnovata per la stagione quattro, nel frattempo vi lasciamo con il trailer più recente: