Era ovvio ormai da tempo che la timeline alternativa cinematografica made in JJ Abrams avrebbe proseguito la sua corsa, ma le notizie sulla direzione che avrebbe preso erano molteplici, mentre nessuna sembrava prendere corpo.

Poi, durante la recente Cinema-Con di Las Vegas ci ha pensato il CEO della Paramount Jim Gianopolus a confermare che sono effettivamente in lavorazione non uno, ma due nuovi capitoli.

La notizia è arrivata su Twitter tramite molteplici testate di settore, compresa Variety, ma il boss della major non è andato oltre specificando quali saranno le storie che andremo a scoprire nei prossimi anni.

Le suddette testate hanno però sottolineato le due sceneggiature di cui si è più parlato negli ultimi tempi

Quentin Tarantino

La notizia aveva fatto velocemente il giro della rete: il regista di Bastardi senza gloria aveva proposto una sua idea per il quarto capitolo della saga alternativa, che avrebbe anche girato ma di cui non aveva il tempo di lavorare alla sceneggiatura in quanto impegnato sulla produzione del film basato sul famigerato Charles Manson.

Una cosa però l'aveva fatta, aveva ristretto il campo delle ipotesi.

Come avevamo riportato qualche tempo fa, Tarantino aveva citato un episodio molto particolare della saga televisiva come uno dei suoi preferiti: L'Enterprise del passato (Yesterday's Enterprise), ovvero il quindicesimo della terza stagione di The Next Generation e uno dei più celebrati seppure anche uno dei più cupi. Qui l'Enterprise 1701D di Picard (Patrick Stewart) incontrava uno squarcio nello spazio-tempo, dal quale poco dopo emergeva la USS Enterprise-C, creduta distrutta decenni prima. Ma subito dopo la sua comparsa, tutto cambiava sulla plancia della nave di Picard: la 1701D era diventata una nave da battaglia, la Federazione dei pianeti era in guerra con i Klingon, nessuno aveva mai visto Worf o la comandante Deanna Troi e Tasha Yar, morta anni prima, era al comando dell'unità tattica.

L'unica a notare il cambiamento della realtà era Guinan (Whoopy Goldberg).

Si scopriva così che la Enterprise-C era caduta in una imboscata dei romulani mentre rispondevano a una chiamata di soccorso da parte dei klingon. Il destino della nave e dell'equipaggio era di morire, cosa che i klingon avrebbero visto come un atto d'onore, mentre se la nave fosse rimasta nel presente, la realtà alternativa sarebbe rimasta immutata.

Alla fine, l'unica scelta possibile era quella di tornare indietro e sacrificarsi per un bene superiore.

Ma non è l'unico episodio indicato dal regista, l'altro è Uccidere per amore (The City on the Edge of Forever), il penultimo della prima stagione della serie classica, scritto originalmente dall'autore Harlan Ellison e poi modificato da Gene Roddenberry in un modo che avrebbe portato a una frattura nel rapporto tra i due.

Anche in questo caso l'episodio, che all'epoca vinse il Writers Guild of America Award e l'Hugo Award per la migliore rappresentazione drammatica, ha a che fare con alterazioni temporali: tutto comincia mentre McCoy sta medicando Sulu per una ferita mentre l'Enteprise viene scossa da una distorsione temporale. Involontariamente McCoy si inietta una overdose di cordrazina, un farmaco (nella realtà inesistente) che funziona come un potente stimolante in caso di situazione di vita o morte. In preda ad allucinazioni, il dottore si teletrasporta sul pianeta più vicino, seguito da Kirk e Spock, i quali incontrano il motivo della distorsione: un anello di pietra luminoso custodito dal guardiano dell'eternità. McCoy lo attraversa e improvvisamente sia la Terra che l'Enterprise non esistono più. Toccherà ai due protagonisti attraversare il portale per cambiare nuovamente gli eventi, e anche in questo caso si tratta di una morte evitata, quella di Edith Keeler (Joan Collins) ad aver cambiato la storia, e purtroppo esiste solo una scelta da accettare: non salvarla dall'incidente in cui avrebbe dovuto morire.

In entrambi gli episodi il tema etico di base è lo stesso: sacrificare delle vite che si potrebbero salvare per un bene superiore.

Quale che sia il plot proposto da Tarantino, JJ Abrams ha già messo al lavoro lo sceneggiatore Mark L. Smith (The Revenant) per svilupparlo in una sceneggiatura estesa.

George Kirk

L'altra sceneggiatura è datata 2016 e firmata dal duo Patrick McKay e John D. Payne, già collaboratori allo script di Star Trek: Beyond, ideato da Simon Pegg e il suo usuale socio Doug Jung, per la quale si era parlato concretamente del ritorno di Chris Hemsworth (il Thor degli Avengers) nel ruolo di George Kirk, padre del capitano Kirk (Chris Pine) che avevamo visto brevemente nel primo capitolo prima che, anche lui, si sacrificasse per un bene superiore.

Questo sarà la sceneggiatura sulla quale sarà girato il prossimo film, che viene spesso indicato come "Star Trek Beyond sequel"; difficile dire se è inteso solo come "film successivo a" o proprio come continuazione della storia.

Simon Pegg

Infine, lo Scotty della Kelvin Timeline ha anche dichiarato che esiste anche una sceneggiatura già ampiamente scritta, senza ovviamente svelare altro, ma soprattutto ci ha tenuto a sottolineare un dettaglio: non si deve dare così per scontato che l'idea di Tarantino sia in linea con le sue produzioni usualmente violente e sanguinarie, non è quella la strada scelta dal regista.

I prossimi passi ora sono l'approvazione delle sceneggiature e la scelta del regista o registi, ma viste le altre produzioni annunciate dalla major, secondo Trekmovie.com, non possiamo aspettarci il quarto capitolo prima del 2020 e il quinto l'anno seguente.

La regista

Intanto la Paramount ha annunciato ufficialmente chi dirigerà il seguito di Star Trek Beyond: sarà S.J. Clarkson, regista fino ad oggi televisiva che ha lavorato anche con serie fantastiche come Life on Mars (versione originale britannica), Jessica Jones, Heroes.

Vi terremo informati sui prossimi viaggi dell'astronave Enterprise nella sua versione sul grande schermo.