Esistono tre mondi televisivi: quello per così dire serio, con i suoi telefilm perfettamente nei canoni, che vive da settembre a maggio/giugno; ci sono le serie cosiddette mid-season, ovvero quelle che vanno a riempire lo spazio lasciato dalle pause invernali dei colleghi seri, e che ogni tanto provano qualcosa di nuovo; infine ci sono le serie estive, quando le reti si sfogano dopo un intero inverno/primavera di rettitudine.

Syfy lo sta dimostrando da tre anni con Dark Matter e Killjoys prima e Wynonna Earp dopo (senza contare Van Helsing), ma ora ha deciso di premere letteralmente sul pedale dell'accelleratore della follia, per cui ecco nascere Blood Drive.

Di cosa parla la serie?

Anche in questo caso possiamo parlare di due livelli: nel primo Arthur Bailey (Alan Ricthon), l'ultimo poliziotto buono di un mondo postapocalittico che fa sembrare quello di Mad Max una passeggiata nel parco, deve partecipare a una corsa illegale, sanguinaria e iperviolenta, per salvarsi la vita e vincere l'ipotetico premio di dieci milioni di dollari.

Per farlo può fare affidamento solo su Grace (Christina Ochoa) la cui auto, come tutte quelle che partecipano alla gara, funziona con sangue umano, o meglio, mangiandosi persone intere.

Il secondo livello è quello con cui si descrivere la serie stessa: cannibalismo, sette malvage, mostri, torture e ogni altra deviazione presente nel genere splatter, il tutto diviso nei 13 episodi creati da James Roland (Weeds), che andranno a insanguinare in modo divertente e malsano Syfy da oggi 14 giugno.

Vi lasciamo ai due trailer, ma se andate sulla pagina ufficiale di You Tube di cui trovate il link nelle risorse di rete, potrete scoprire quali altri bassezze può raggiungere Blood Drive: