Domenica 19 febbraio è andato in onda il primo episodio della miniserie SS-GB, basata sul romanzo omonimo datato 1978 di Len Deighton e da noi intitolato La grande spia, in cui viene raccontata una realtà distopica, ambientata nel 1941, in cui i nazisti hanno conquistato l'Inghilterra con l'operazione (mai effettivamente lanciata in realtà) Leone marino.
Le testate inglesi hanno quindi sottolineato i lati positivi e negativi di questo atteso debutto sulla BBC One.
Il lato positivo: la storia

Il primo episodio, dopo averci presentato il dominio nazista in quel di Londra e tutta l'Inghilterra, si sposta su quella che dovrebbe essere un'autopsia di routine, seguita però da un ufficiale di altro grado nazista, il quale, osservando l'esito delle analisi, si rende conto che la situazione è molto più complicata di quanto appaia.
Da qui la storia si sposta sul protagonista, il detective di Scotland Yard Douglas Archer (Sam Riley), il quale porta con sè una tragedia legata all'invasione e un pragmatico se non pessimista distacco dagli eventi.
Almeno finché un omicidio non fa incrociare la sua strada con la giornalista americana Barbara Barga (Kate Bosworth), mentre nel frattempo la resistenza cerca di portarlo dalla sua parte, con le buone o le cattive.
E su tutto il mistero che ruota intorno al suddetto omicidio.
Il primo episodio è più narrativo e descritto che portato all'azione, presenta con intensità un paese schiacciato dal dominio nazista, mentre mette gli spettatori davanti alla domanda Voi cosa avreste fatto?
Il lato negativo: gli errori

Il primo episodio mostra un aereo da guerra nazista sorvolare i cieli di Londra, per poi atterrare nelle vicinanze. Un'immagine che voleva essere rappresentativa, rovinata dal fatto che sia stato usato un Mk-IX, che non sarebbe stato utilizzato fino al 1943, ovvero due anni dopo l'ambientazione temporale della miniserie.
Altro grosso problema si è rivelato l'audio relativo ai dialoghi, definiti ovunque come un borbottio incomprensibile, al punto da spingere gli spettatori a dover usare i sottotitoli per capire cosa stesse accadendo in scena.
Un evento peraltro non nuovo in casa BBC, visto che sono stati fatti riferimenti a serie come Jamaica Inn e Quirke.
Il secondo dei cinque episodi di SS-GB è previsto in arrivo sulla BBC One domenica 26 febbraio, vi lasciamo con i due trailer più recenti:
5 commenti
Aggiungi un commentoUn aereo del 43 nel 41 non mi pare un grosso errore, tenuto conto il filone ucronico della serie
Se devo essere onesto, non mi ha impressionato. Di solito considero le produzioni BBC un'intera testa superiori a quelle americane, ma in questo caso (almeno per ora) trovo SS-GB una copia sbiadita di The Man in the High Castle.
La storia poi (sempre per il momento, sia chiaro) ricorda troppo da vicino quella di Fatherland, senza però averne l'incisività.
Per fortuna, essendo solo cinque puntate, sapremo presto se la miniserie sarà un trionfo oppure un flop
Sono d'accordo: anche a me è venuto subito a mente Fatherland. E sono d'accordo pure sul fatto che sia un'altra copia di The man in The High Castle ma sottotono. Vediamo come prosegue esoppratutto come finisce.
Trattandosi di un ucronia ed analizzando la situazione politica che si evince dalla serie, mi pare "l'errore" si possa spiegare in modo molto semplice.
Con la vittoria della battaglia di inghilterra la germania ha rallentato la sua guerra di espansione in europa, c'è un pace con la russia, gli americani non sono intervenuti (niente guerra nel pacifico?) la germania si concentra unicamente sullo sviluppo di conseguenza un aereo può essere sviluppato 1 o 2 anni prima.
Vendendo alla serie non mi ha impressionato in generale, il mistero dell'uomo ucciso è da subito molto evidente, non c'è molto da scoprire.
A livello visivo mi pare tutto un po' falso, si ha l'impressione di serie un po economica, in compenso non ho trovato problemi con l'audio, niente di mormorato.
Nel complesso la serie mi ha un po deluso rispetto alla solita qualità BBC, già l'ambientazione non era il massimo dell'originalità, poi il soggetto si è orientato sulla stessa riga, direi che l'impressione è di un buona serie e niente più, cmq bisogna valutare dopo la fine visto la natura non episodica.
Premetto che non ho visto l'episodio e che non la farei a pezzi per un dettaglio tecnico del genere. Nirgal, non è affatto credibile che a pace raggiunta lo sviluppo militare acceleri. Al contrario, durante la guerra l'evoluzione era forzata dal bisogno di superare il nemico, a prezzo di sviluppi senza successo e costi alle stelle. A guerra finita si puntò a consolidare, e molti progetti furono cancellati o ridotti. Lo sviluppo dell'aviogetto consolida e razionalizza il filone aperto a fine anni 30, inizio anni 40 e riparte solo a causa della guerra fredda. Oltretutto la polemica coinvolge uno Spitfire, caccia bitannico. In una Inghilterra invasa è ragionevole che restino in servizio vecchi modelli, mentre i tedeschi avrebbero costretto allo sviluppo e acquisto dei loro Messershmitt BF109 o Focke-Wulfe F190, come fecero gli Alleati con Italia e Germania nella nostra linea temporale.
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