Non sono numerosi i casi di autori italiani di fantascienza pubblicati negli Stati Uniti, da editori americani. In tempi recenti si sono distinti Roberto Quaglia, con una serie di racconti scritta in collaborazione con Ian Watson, uno dei quali era stato pubblicato in USA proprio da Clarkesworld, e Claudio Chillemi, anche qui una collaborazione con Paul Di Filippo.

È di questi giorni l'uscita, sul numero 124 di Clarkesworld, del racconto Milla di Lorenzo Crescentini ed Emanuela Valentini. Il racconto, terzo classificato al premio Space Prophecies bandito dal club Yavin IV e di prossima pubblicazione sulla fanzine Living Force, è stato tradotto da Rich Larson e ha superato le forche caudine della rigorosa selezione del magazine americano, trovando spazio in un numero che ospita anche nomi come Aliette de Bodard e John Kessel.

Emanuela Valentini ha vinto il Premio Robot ed è arrivata in finale al Premio Urania, col romanzo Angli di plastica, edito da Delos Digital. Lorenzo Crescentini, a sua volta finalista al Premio Robot, ha pubblicato un racconto sul numero 78 di Robot

Clarkesworld, nata nel 2006 e diretta da Neil Clarke, esce mensilmente sul web e pubblica narrativa e saggistica. I racconti vengono anche forniti in versione audio in un podcast. Tutta la rivista è leggibile gratuitamente sul sito (clarkesworldmagazine.com/), ma esistono anche versioni a pagamento epub o kindle, come pure una app per Android e iOS. I racconti vengono anche raccolti annualmente in un'antologia a stampa.

La lista dei premi, inclusi Nebula e Hugo, vinti da opere apparse su Clarkesworld è interminabile.

Complimenti ai due autori italiani, nella speranza che sia solo l'inizio di una nuova avventura.