Comunque la si voglia mettere, il cervello umano alla fine è una sorta di potente computer, pieno di dati: ricordi, immagini, idee, schemi. Quando il nostro computer diventa troppo lento, o smette di funzionare bene, quello che facciamo è trasferirne il contenuto su uno nuovo. Perché non farlo allora anche con la nostra mente, la nostra personalità, la nostra identità? Perché non trasferirla in un cervello artificiale, dentro un corpo artificiale, bello, perfetto, progettato per durare un'eternità?

È l'idea del racconto di Robert J. Sawyer Shed Skin (2004), che esce oggi in edizione italiana nella collana Robotica col titolo Pelle di scarto, nella traduzione di Marco Crosa e con la copertina di Franco Brambilla.

Un racconto che ebbe un ottimo successo, venendo eletto miglior racconto pubblicato su Analog nel 2004 e arrivando in finale l'anno dopo al Premio Hugo.

Un'idea che era troppo buona per restare confinata a un racconto, cosicché l'autore partì da questa base per scrivere poi il romanzo Mindscan, che nel 2006 avrebbe vinto il premio John W. Campbell.

Pelle di scarto

Il libro

Non manca molto. Tra qualche anno saremo in grado di copiare la nostra personalità, i nostri ricordi, la nostra coscienza in supporti artificiali. In poche parole, saremo in grado di spostare noi stessi in un nuovo corpo, un corpo senza i difetti e le debolezze di quello vecchio, un corpo col quale affrontare l'eternità.

La domanda che si pone Robert J. Sawyer, in questo racconto del 2004 giunto in finale al Premio Hugo, è: cosa accadrà allora della copia originale?

L'autore

Canadese, nato a Ottawa nel 1960, Robert J. Sawyer è uno dei migliori scrittori di fantascienza dell’ultima generazione. Ha vinto un premio Nebula già nel 1995 con uno dei suoi primi romanzi, Killer online, e nel 2003 ha ottenuto anche il Premio Hugo con La genesi della specie. Recentemente è stato insignito col Premio Aurora alla Carriera. Scrittore di fantascienza di stampo classico, con una particolare attenzione agli aspetti scientifici, Sawyer affronta spesso temi legati all’evoluzione, all’antrolopologia, all’impatto dell’uomo con le grandi rivelazioni e rivoluzioni portate dalla scienza o dal contatto con intelligenze diverse. È una persona molto alla mano, entusiasta di scrivere fantascienza e di corrispondere con i suoi lettori, anche tramite il suo sito personale il suo profilo Facebook. È socio onorario dell'Associazione Delos Books ed è stato ospite dei Delos Days a Milano nel 2011. I suoi romanzi sono stati pubblicati in Italia dall’Editrice Nord, da Fanucci e soprattutto da Urania.

Robert J. Sawyer, Pelle di scarto (Shed Skin), traduzione: Marco Crosa, Delos Digital, Robotica 51, isbn: 9788825400311, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 1,99 iva inclusa

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