L'estate scorre lenta, troppo lenta per Harry Potter. Le vacanze estive per lui sono un tormento a casa degli odiosi zii e quindi non vede l'ora che arrivi l'autunno e con esso il secondo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il tragitto casa-scuola si rivelerà essere un po' rocambolesco ma infine Harry e il suo amico Ron ce la faranno ad arrivare, grazie all'aiuto di una macchina un po' speciale. Nel secondo anno avranno anche un nuovo insegnante, il superfamoso mago e scrittore Gilderoy Lockhart, che si rivelerà ben presto essere un inaffidabile, borioso ed egocentrico individuo. Ma un insidioso pericolo incombe sulla scuola, nei cui corridoi vengono ritrovati alcuni alunni in stato di pietrificazione e un'allarmante scritta che avverte: "La Camera dei Segreti è stata aperta. Attenti a voi, nemici dell'erede". Ma cos'è la Camera dei Segreti? Cosa vi si nasconde dentro? E, soprattutto, chi l'ha aperta e perché? Harry stesso si troverà ad essere sospettato di essere "l'erede" e con l'aiuto di Ron e Hermione dovrà cercare di risolvere un mistero che rischia di portare alla chiusura di Hogwarts...

Questo secondo romanzo del ciclo di Potter è, semplicemente, delizioso e si legge con piacere anche nei capitoli iniziali, dove non è che succeda poi molto. Non mancano le trovate esilaranti e spesso e volentieri il simpatico Ron commenta avvenimenti e personaggi con battute spassose. C'è naturalmente anche il lato oscuro, il male, l'inganno, i soliti vecchi problemi dai quali tutti cerchiamo di proteggerci quotidianamente anche nella vita reale.

Tutti quanti riconoscono all'autrice un'estrema semplicità di scrittura. Questo fa sì che i suoi libri siano facilmente leggibili dai lettori più giovani, il che è certamente un grande pregio in se. Attenzione però, semplicità di scrittura non sottintende in questo caso superficialità o mancanza di dettagli, infatti tutti i personaggi che ruotano intorno al giovane mago sono estremamente ben caratterizzati, delineati anche psicologicamente con estrema efficacia. Mescolando abilmente Dickens, Tolkien, Mary Poppins e gli archetipi della letteratura gotica anglosassone Rowling scrive dell'eterna lotta tra il bene e il male col tocco leggero di chi racconta favole senza mai però dimenticare il reale, il quotidiano. E nello sciogliere l'enigma del titolo non si risparmia certo in sorprese e colpi di scena, confermandosi un nome di primo piano della letteratura fantastica per ragazzi (e non solo).