Ogni tanto la rete ci sorprende facendo affiorare documenti che ci fanno sentire vicine persone che per noi sono diventate un po' mitologiche. Capita oggi con questo breve brano audio, sette minuti circa (interrotti bruscamente alla fine), in cui ascoltiamo il grande scrittore Harlan Ellison parlare con l'attore Robin Williams a proposito di L. Ron Hubbard.
Hubbard naturalmente oggi è famoso soprattutto come fondatore di Scientology, ma Ellison lo ha conosciuto quando era un autore di fantascienza e ne parla in questa veste, ricordando i tempi in cui erano scrittori spiantati che vivevano mangiando pizza a 50 centesimi alla fetta, a New York.
Due cose vi colpiranno indubbiamente: primo, la voce di Harlan Ellison, che assomiglia abbastanza a quella che per noi è la voce di Robin Williams (ma in realtà del doppiatore di Robin Williams). Secondo, la velocità con cui parla Ellison, e il fatto che Robin Williams – che pure è uno certamente non taciturno! – non riesca praticamente a spiccicare parola, travolto dal fiume di parole di Ellison.
E verso la fine c'è anche una piccola "rivelazione" sulla nascita di Scientology, almeno secondo i ricordi di Ellison.
Ellison parla veloce ma il suo inglese è molto chiaro e comprensibile, quindi chi conosce abbastanza l'inglese non dovrebbe avere difficoltà a seguire. Buon ascolto!
3 commenti
Aggiungi un commentoAvevo letto da qualche parte che LRH quando era solo uno scrittore di fantascienza aveva detto che il modo migliore per fare i soldi era fondare una religione, non sapevo che gliel'aveva suggerito Lester Del Rey, incredibile la voce di Harlan Ellison...
Non dovrebbe sfuggire a chi ascolta questo audio che stiamo ascoltando solo una testimonianza (autenticità non verificata), e comunque una delle tante versioni dei fatti, che aggiunge poco rispetto a quello che sappiamo di L. Ron Hubbard, semmai getta fango sulla religione di Scientology e non mi stupisce che venga veicolato da un gruppo "anonimo" che ha già subito condanne pesanti per reati commessi negli USA.
Tra il 1934 e il 1950, Ron Hubbard scrisse oltre quindici milioni di parole di narrativa in qualcosa come duecento pubblicazioni classiche. Per abbracciare i numerosi generi per cui scriveva, usò più di due dozzine di pseudonimi, tra cui Winchester Remington Colt, Lt. Jonathan Daly, Capt. Charles Gordon, Bernard Hubbel, Michael Keith, Rene Lafayette, Legionnaire 148, Legionnaire 14830, Ken Martin, Lt. Scott Morgan, Kurt von Rachen, Barry Randolph, Capt. Humbert Reynolds e John Seabrook.
Frederick Pohl, maestro di narrativa fantastica, rispetto ad Hubbard scrive: "I racconti di Ron entravano a far parte del patrimonio culturale di ogni appassionato, nel momento stesso in cui facevano la loro comparsa nelle edicole".
Molte delle cose sentite nell'audio appaiono come rivelazioni inedite, quando invece sappiamo che Ron tenne discorsi alla Harvard University riguardo "La Stesura e il Marketing dei Racconti Brevi".
Quanto al fondare una religione per diventare ricchi c'è anche questo:
"Ma ho sempre pensato che si potrebbe fare un sacco di soldi dando inizio a una nuova religione, e ne parleremo più a fondo qualche volta."
Fonte: da una lettera scritta da George Orwell ad un amico nel 1938 e pubblicata in "The Collected Essays, Journalism and Letters of George Orwell", I, Sonia Orwell, 1968 pag 304.
Renato Ongania - Responsabile per l'Italia delle Relazioni Pubbliche Personali di L. Ron Hubbard
Attualizzate ai 2 dollari a parola tipo Scalzi (vedi il suo blog), farebbero qualcosa come 30 milioncini... non male.
A me LRH piace come scrittore di sf, il resto esula dai miei interessi.
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