Cosa pensereste se qualcuno si lamentasse con voi perché la luce di questo pianeta è troppo brillante per lui, rispetto a quella più tenue e delicata del suo pianeta di origine? E' quanto deve sentirsi dire Jeff Bridges (King Kong, Starman, Il grande Lebowski) da Kevin Spacey (Seven, I soliti sospetti, L.A. Confidential) in K-Pax, un nuovo film che si presenta come una celebrazione di possibilità. Bridges è il Dr Powell, navigato psichiatra di New York, incaricato dalle autorità giudiziarie di occuparsi del signor Prot, Spacey, detenuto in seguito ad un furtarello. Costui racconta della sua missione sulla Terra e di come le cose qui da noi contrastino con la vita su K-Pax, un pianeta distante mille anni luce dal nostro sistema solare. Sostiene inoltre che, sebbene gli piaccia stare qui (adora follemente il sapore delle banane, buccia e tutto), tornerà a casa alla fine dell'estate. Il navigato psichiatra, che ha affrontato nella sua carriera altri casi di individui che vivono in stati di realtà mentale alterata, si arma di santa pazienza e ascolta tutto quanto, convinto com'è che sia solo questione di tempo prima che il suo paziente riveli la vera natura del suo problema mentale. Col passare delle sedute però il paziente mostra di stare benissimo, mentre è proprio il dottore a cominciare a essere perseguitato da oscure paure, roso dal tarlo del dubbio. Comincia allora una propria indagine cercando di scoprire come stanno veramente le cose...

Il film è prodotto da Lawrence Gordon, che in passato ha finanziato molti film fantastici, dai due Predator a Leviathan, da Waterworld a Punto di non ritorno, fino al recente Lara Croft: Tomb Raider. Gordon acquistò i diritti del romanzo omonimo di Gene Brewer nel 1995 subito dopo averlo letto, sentendosi colpito dalla storia di un uomo che agisce con passione contro il modo di pensare corrente perché crede in qualcosa, per quanto improbabile possa sembrare agli altri. Il compito di scrivere la sceneggiatura fu affidato a Charles Leavitt (Basta guardare il cielo con Sharon Stone). "Abbiamo ottenuto una sceneggiatura eccellente" racconta il produttore "ma ci sono voluti ben 6 anni prima che progetto andasse in porto, a causa dell'inusuale tematica, ma quando Kevin Spacey si è detto interessato le cose hanno cominciato a muoversi più in fretta". Spacey, fresco dell'Oscar vinto per American beauty, dice di essersi letteralmente innamorato dello strano personaggio di Prot e dal canto suo il regista inglese Iain Softley (Backbeat, Hackers) ha detto non aver saputo resistese, perché si trattava di una delle più belle sceneggiature che gli fosse mai capitato di leggere, ben bilanciata nelle sue componenti di mistero, commedia e dramma umano. "Quello che fa di Prot uno strano personaggio è la sua assoluta normalità " dice "i suoi racconti di vita su K-Pax sono particolarmente appassionanti proprio perché credibili, non sensazionalistici".

Nel cast anche la brava Alfre Woodard (che aveva un ruolo di primo piano in Star Trek: Primo Contatto) e Mary McCormack (Gun shy). Il direttore della fotografia è John Mathieson, attualmente richiestissimo dopo l'eccellente lavoro svolto in Il gladiatore. Gli incassi in nordamerica sono stati buoni ma non entusiasmanti, sebbene le critiche siano state in generale piuttosto positive: "Divertente e avvincente. Un intelligente, stimolante e ben recitato viaggio nelle possibilità del nostro mondo... ed oltre" J. Lyons, WNBC-TV. "Un film straordinariamente originale e emozionante" S. Rubin, KTLA. "Godibili e sfaccettate interpretazioni di due dei più affidabili e interessanti attori americani di questa generazione" P. Calder, NZ Herald. Il film è prodotto dalla Intermedia per la Universal Pictures.

Il sito web ufficiale del film è www.k-pax.com.