È il film australiano Wyrmwood di Kiah Roache-Turner il vincitore del Premio Asteroide (assegnato al miglior lungometraggio di fantascienza in concorso). Lo ha deciso la Giuria Internazionale di Trieste Science+Fiction 15, presieduta dallo scrittore statunitense Joe R. Lansdale, forse il più geniale autore di genere contemporaneo, e composta dal Presidente dell’International Festival of Fantastic Film, Sci-Fi & Thriller of Brussels (BIFFF) George Delmote e da Silvio Sosio, direttore responsabile del portale Fantascienza.com e fondatore della casa editrice Delos Books. Questa la motivazione: “Per l'uso ingegnoso delle convenzioni del genere combinato con idee originali e con una nuova interpretazione del repertorio dello zombie movie”.

La giuria annuncia il vincitore del premio Asteroide. Da destra Georges Demote, Silvio Sosio (col microfono), Joe Lansdale.
La giuria annuncia il vincitore del premio Asteroide. Da destra Georges Demote, Silvio Sosio (col microfono), Joe Lansdale.

La giuria ha deciso di attribuire una menzione speciale a Turbo Kid, del collettivo di registi RKSS (Anouk Whissell, Francois Simard, Yoann-Karl Whissell), “per il suo umorismo particolare, per la caratterizzazione dei personaggi e per la freschezza delle idee”.

Per quanto riguarda l’assegnazione del Méliès d’Argent al miglior lungometraggio fantastico europeo, va a Polder di Samuel Schwarz e Julian M. Grünthall. “Per il coraggio di un'invenzione estetica innovativa capace di giocare con linguaggi multimediali non convenzionali, per la capacità di intrattenere trattando temi di stretta attualità”. Così per la Giuria composta dallo sceneggiatore e regista Luigi Cozzi, il critico cinematografico Andrea Chimento e la festival programmer Rebecca De Pas. Il premio consiste nel Méliès d’Argent, riconoscimento che porterà il film vincitore a competere con i premiati degli altri festival della E.F.F.F.F. per aggiudicarsi il Méliès d’Or 2016.

Nella sezione European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi fantastici europei, il pubblico ha assegnato il Méliès d’Argent al miglior cortometraggio fantastico europeo a The Kármán Line di Oscar Sharp.

Howl di Paul Hyett  si aggiudica il Premio Nocturno Nuove Visioni, riconoscimento assegnato ad un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere della selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction dalla redazione di Nocturno, la rivista più quotata in Italia per gli appassionati del cinema di genere.

Il Premio Wonderland, assegnato per il secondo anno consecutivo in collaborazione con Wonderland, il magazine di Rai 4 dedicato all'immaginario fantascientifico, suggella la media partnership tra la kermesse triestina e la produzione del canale Rai. Il film vincitore del Premio Wonderland 2015 è Nina Forever di Ben & Chris Blaine “per la capacità di aggiornare la grande tradizione Romantica delle ghost stories sull'amore oltre la morte alle nevrosi del nostro tempo, in un inedito blend di black humour, sensualità, horror, commedia e life drama, per il ricorso a una scrittura di qualità che investe temi importanti come l'elaborazione del lutto e il senso di colpa nella moderna società occidentale, per aver scelto e diretto uno straordinario terzetto di interpreti tra i quali spicca, con la sua performance creativa, Fiona O'Shaughnessy nel ruolo di un fantasma sarcastico e  malinconico”.

Il Premio del pubblico è stato assegnato dagli spettatori della kermesse a What We Do In The Shadows di Taika Waititi e Jemaine Clement.

La Federazione Europea dei Festival di Cinema Fantastico (The European Fantastic Film Festivals Federation – EFFFF) ha annunciato venerdì scorso  i vincitori dei Méliès d'or della 19ª competizione per i migliori film europei di genere fantastico. Goodnight Mommy (Ich seh Ich seh, Austria, 2014) di Severin Fiala e Veronika Franz è il vincitore del Méliès d'or come migliore lungometraggio. Il film uscirà nelle sale italiane nel 2016, distribuito da Movies Inspired. Il Méliès d'or per il miglior cortometraggio va a Supervenus (Francia, 2014) di Frédéric Doazan. La Giuria del Méliès era composta da Claudio Simonetti (Presidente), dalla distributrice Iris Martín-Peralta e dal produttore  Francisco Villa-Lobos.

Si è conclusa così questa quindicesima edizione di Trieste Science+Fiction – Festival Internazionale della Fantascienza di Trieste). Ma l’iniziativa – realizzata e promossa dal centro ricerche La Cappella Underground – sta già scaldando i motori in vista della sua prossima edizione.

Intanto, i primi dati di questa edizione mettono in luce un record di presenze – oltre 22.000 – con un netto aumento del numero di spettatori della kermesse, e il tutto esaurito negli spettacoli serali, e non solo.

Un successo straordinario per una manifestazione che anno dopo anno è diventata una delle realtà più importanti d'Europa e un fiore all'occhiello per la fantascienza in Italia.