Lucca ha un vantaggio su tante fiere di Comics: le sue splendide Mura alberate! Migliaia di visitatori possono godersi l'atmosfera magica dove il tempo si ferma e le dimensioni si intrecciano sino a creare un mondo incantato dove robot, zombie, personaggi dei cartoni animati e mille bancarelle di curiosità e bizzarrie vivono serenamente come se fossero sempre stati lì. Passeggiando  cerco di scartare la folla di curiosi e mi concentro tentando di riconoscere i costumi dei cosplayers: trovo alcune Mary Poppins, diverse “emozioni” dal film Inside Out della Pixar, tanti Capitan Harlock. Potrei continuare per ore e non riuscirei comunque a elencarli tutti. Infine la mia attenzione viene attratta da una ragazza magra e scattante che con fare molto professionale sta posizionando alcune transenne e un lungo nastro nero e giallo: Keep Out!

Sono arrivata al Baluardo S. Croce e le Mura di Lucca stanno per tingersi di rosso. 

La cosa si fa seria! Una voce autorevole all'altoparlante annuncia un evento mash-up. Solitamente guardo a questo tipo di eventi con occhio molto critico in quanto avvicinare filoni differenti spesso porta a risultati deludenti, ma stavolta mi sono dovuta ricredere.

L'attesa è breve, ma l'atmosfera si fa presto satura di aspettativa. L'altoparlante incita il rispetto delle regole: vietato avvicinarsi, pericoloso! La scena è allestita su una parte di mura con ampio prato, c'è un elicottero nero in bella vista col simbolo di ombrello bianco e rosso, una tenda da campo: tutto è preparato ad arte. 

Si comincia! Viene trasportato un ferito grave, la barella si rovescia, e algidi professori in camice bianco tentano di soccorrere il soldato dall'uniforme alquanto bizzarra… Aliena! Il militare infettato dal virus, infatti, non è di questo mondo, ma proviene da una galassia molto lontana.

Improvvisamente altri appestati attaccano e gli scienziati si ritirano. Le forze militari private, nelle loro bellissime uniformi nere e l'assetto antisommossa cercano di riportare l'ordine, ma, ormai è chiaro, gli infetti sono zombie e sono molti, troppi per le loro forze. Qualcuno in abiti civili tenta di aiutare, sono i nostri eroi, ma le loro forze sono comunque insufficienti. La situazione è drammatica e l'altoparlante lancia una richiesta d'aiuto a qualsiasi forza militare possa intervenire in soccorso.

Ed è la Forza, appunto, che risponde. Vediamo arrivare un somigliantissimo Anakin Skywalker seguito da alcuni cavalieri Jedi. Le spade laser sono efficaci, ma neppure loro riescono a contenere l'attacco dei non-morti. Infine la musica cambia e le note familiari accompagnano l'arrivo di un severissimo Tarkin e di un potente e spietato Darth Vader  e un nutrito e efficiente battaglione della Marina Imperiale. I soldati bianchi riescono a sconfiggere il grosso degli zombie e l'intervento decisivo di Darth Vader pone la parola fine all'attacco batteriologico. La voce gelida dell'altoparlante annuncia il rientrato allarme, l'infezione è stata contenuta.

Il mash-up Umbrella Italian Division, 501st Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base è stato un successo: gli applausi scrosciano e decine di appassionati scattano foto celebrative.  È stato un piccolo sogno e è stato bello.

Quello che più mi ha colpita è stata la contrapposizione delle due forze militari: i bianchi Stormtrooper e i neri Umbrella Biohazard Countermeasure Service . 

Grazie ad Adriana, la scattante ragazza del nastro nero e giallo, riesco a intervistare Stefano Leoni vicepresidente della UID e Luca Masciullo della 501st.  

Alla mia domanda suo come sia nata l'idea del mash-up Leoni mi parla dell'amicizia nata col tempo fra le associazioni, amicizia nata proprio a Lucca circa cinque anni fa che li ha portati, col tempo, a progettare un evento insieme. Il lavoro è iniziato circa un anno fa e la prima rappresentazione ufficiale è stata al Cartoomics di Milano 2015, ma, come ogni buona rappresentazione teatrale che si rispetti, di volta in volta nuovi particolari vengono aggiunti e la scena si fa più credibile, più godibile.

Osservo Leoni mentre parla: camice bianco, sguardo vagamente distaccato: il tipico scienziato che ha creato un virus mortale e che, se potesse, lo rifarebbe, perché tutto si fa per la ricerca scientifica, non ci sono ostacoli. È divertente e interessante constatare come il personaggio ancora affiori, la performance è finita da poco e è perfettamente normale essere ancora nei panni scenici, questa è vera passione.

Luca Masciullo, ugualmente, è un fiero ufficiale, sguardo diretto negli occhi, parlantina efficace: un militare che sa perché è lì e sa cosa deve fare. Mi conferma la nascita dell'intesa fra le associazione e ciò che li lega indissolubilmente: passione e efficienza.

La 501st è nata prima dell'Umbrella Italian Division, ma ha notato subito che quest'ultima portava avanti un progetto basato sugli stessi standard: qualità, precisione, realismo.

La cura dei dettagli, il trucco, i costumi, nulla è lasciato al caso. Gli appassionati di Resident Evil e i fan di Star Wars accattano con entusiasmo di far parte di questi club dove la dedizione dev'essere al massimo. Grazie a tali valori e alla frequentazione di conventions come Lucca Comics è nata l'intesa e la comunione d'intenti. 

Non pochi sono stati i problemi da risolvere. Le associazioni, per quanto esigenti su molti punti, accolgono chiunque voglia cimentarsi con serietà in quello che è “un gioco, ma non è un gioco”, però per realizzare eventi così convincenti sono stati scelti, fra i molti, gli associati i cui volti e corporature fossero il più somiglianti possibile ai personaggi reali dei film. Darth Vader è stato preso fra i più alti fra i soci e sono rimasta sbalordita dalla perfezione dei volti di Tarkin, Anakin e dalla prorompente Ada Wong, per non parlare poi, chiaramente, delle bellissime uniformi della Marina Imperiale e delle squadre dell'Umbrella.  I costumi sono uno standard fondamentale: devono essere credibili, non possono esserci pezzi che si staccano durante i combattimenti, stoffe di tonalità differenti, armi palesemente giocattolo. Gli scudi antisommossa sono perfetti, stivali e divise oserei dire “d'ordinanza”. 

I tre cast: Legion, Umbrella e Rebel in quest'anno di elaborazione non hanno provato praticamente mai insieme, limitando il tutto solo alla prova generale sul campo stesso poco prima dell'evento vero e proprio, eppure tutti erano perfettamente a loro agio, efficienti, professionali e perfettamente calati nei ruoli.  Masciullo mi ha rivelato che l'improvvisazione c'è stata, ma tutti sapevano cosa dovevano fare e come portare avanti la rappresentazione, quindi le cose son filate lisce: anche questo fa parte degli standard di cui vanno giustamente molto fieri.

Ho chiesto se qualcuno di loro avesse fatto corsi teatrali e mi è stato risposto negativamente: sono solo appassionati di quel particolare filone, chi fantascienza, chi horror/zombie, ma nessuno di loro fa teatro né amatoriale né professionale. 

Eppure nei loro gesti, nella loro interpretazione ho potuto vedere un istinto atavico, una voglia di fare che è tipica di chi calca le scene. Forse sono più caratteristi che attori completi, questo è vero, ma di certo hanno potuto realizzare qualcosa di efficace. 

Mi è stato detto che il punto di forza di queste associazioni è il saper spiegare correttamente a tutti i soci quali siano i punti base sui quali lavorare ed è il feed-back la cosa fondamentale, il poter interagire e seguire delle linee guida precise e coerenti.

Masciullo mi racconta di come è nata la sua passione, il cinema di tanti anni prima e il coronamento del sogno indossando la divisa tanto sognata. È un ufficiale imperiale, qualcosa che si è desiderato con forza e che si è avverato: qualcosa che dona forza  e completezza. Mi mostra fieramente l'interno del casco, fra gli autografi degli attori spicca la sua matricola: TD 984. 

Saluta e sorride con un motto: “Arruolati nella 501st e conoscerai tanta gente meravigliosa… che poi potrai disintegrare!” , mi guardo intorno e vedo la tenda da campo,  i camici bianchi, le lenti a contatto opache e il trucco sanguinolenti degli infetti e penso “oppure fargli saltare la testa!”.

È stato uno spettacolo breve, ma frutto di quella magia che può nascere solo in posto come Lucca e che matura  grazie a due ingredienti rari e fondamentali: amore e passione. 

http://www.501italica.com/

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http://www.rebellegion.it/

http://www.luccacomicsandgames.com/it/2015/music-and-cosplay/street-e-fun/parade-sfilate/umbrella-italian-division/

http://www.luccacomicsandgames.com/it/2015/music-and-cosplay/street-e-fun/parade-sfilate/501-italica-garrison/