Banana Yoshimoto ha esordito nel panorama letterario italiano nel 1991 con Kitchen, un romanzetto che è stato accolto da pubblico e critica con grande entusiasmo; la Yoshimoto ha dato alle stampe nel '92 N.P, nel '94 Sonno Profondo e Tsugumi, Lucertola nel '95, Amrita nel '97, Sly nel '98, L'ultima amante di Hachikõ nel '99 e nel 2000 è uscito un discreto romanzetto, Honeymoon. I temi trattati dalla Yoshimoto sono principalmente l'amore, l'innocenza e la morte, che par quasi fare da collante ad amore ed innocenza, insomma l'impressione è che Banana Yoshimoto non faccia altro che provare un pallido tentativo di emulazione del grande scrittore giapponese Yukio Mishima. Tuttavia la Yoshimoto non è Mishima ed è persino azzardato dire che con i suoi risultati maldestri tenti di imitare Mishima, sarebbe complimento davvero troppo impegnativo!

L'ultimo romanzo di Banana Yoshimoto è un autentico disastro: H/H doveva essere un hard-boiled, ma in realtà è solo una noia mortale. H/H contiene due racconti lunghi: presenze inquietanti, amori gay impossibili, morte, il passato che ritorna cangiato in uno spettro di inquietudine, temi difficili da trattare e da indagare con poesia. Ad ogni qual modo la Yoshimoto ci si è provata: in H/H ha tentato di dar vita a due racconti contaminati da presenze inquietanti, il risultato è assai maldestro. Se Kitchen era un romanzetto per il grande pubblico, H/H è il risultato di una scrittrice che in un disperato tentativo di rinnovamento del suo stile (sempre ammesso che qualcuno sia disposto a credere che la Yoshimoto abbia mai avuto una sua impronta stilistica originale) ha dato alle stampe una 'cosetta' né commerciale né artistica. La trama è debole, non regge, fa buchi da ogni parte: il lettore si sente a dir poco preso in giro dall'ingenuità della scrittrice, alla fine ci si risolve a leggere H/H con puro trasporto dettato dalla noia giusto perché sono poche pagine e con atto di bontà le si vuol concedere il beneficio del dubbio che forse il finale possa riservare delle sorprese (...nessuna sorpresa... tutto è scontato dall'inizio alla fine). Parlare di H/H è quasi impossibile se non in termini negativi. Tuttavia H/H, al di là del suo pregio letterario, è un esempio di come il panorama letterario classico per risolvere la sua crisi espressiva abbia sempre più bisogno di provarsi a generare 'generi bastardi': H/H non è 'niente', un esempio notevole di letteratura contaminata di dubbio gusto. Insomma, l'ultimo lavoro di Banana Yoshimoto è un perfetto esempio di come non si dovrebbe scrivere. Un lavoro come H/H non fa altro che gettare fango al nobile genere hard-boiled e alla letteratura contemporanea in genere.