Con l'arrivo nei negozi oggi di Xbox One, la nuova consolle del colosso di Redmond, si rinsalda la collaborazione tra Microsoft e Activision che vedrà ancora pubblicare in anteprima, sul sistema d'intrattenimento all in one del marchio americano, i contenuti scaricabili di quella che è la serie di videogame più di successo dei nostri tempi, Call of Duty. L'ultimo capitolo, Ghosts, conferma intanto un interesse sempre maggiore verso la fantascienza, già abbracciata dagli spin-off Black Ops, scritti insieme a David S. Goyer, lo sceneggiatore dei Batman di Christopher Nolan. Stavolta l'apporto arriva invece dall'autore di Traffic e Syriana, Stephen Gaghan, che ha costruito con Infinity Ward la sua versione di Alba rossa.

Nel futuro di Call of Duty: Ghosts, in uno scenario di sconvolgimenti dell'economia globale, gli Stati Uniti sono ridotti in ginocchio prima dai micidiali attacchi orbitali per mezzo dei quali, in sequenze a metà tra Gravity di Alfonso Cuarón e 2012 di Roland Emmerich, vengono spazzate vie le maggiori risorse energetiche del pianeta, poi da una vera e propria invasione in grande stile proveniente dall'America Latina. Se in Homefront i sovietici erano già stati sostituiti dai nordcoreani, adesso il nemico che fa paura è una federazione di Stati con alla guida il Venezuela, in grado, nel racconto di Gaghan, di far piombare gli Usa nelle atmosfere tetre e logoranti di una guerra di resistenza, portata avanti nella terra di nessuno da un manipolo di ribelli yankee, appunto i Ghosts del titolo, le cui storie si intrecciano, fino a sovrapporsi, con quella dei due fratelli protagonisti, giovani ansiosi di fare la loro parte.

D'altronde Call of Duty è un videogame, nel bene e nel male, ormai piuttosto conservatore. Ghosts rappresenta quindi il sunto di una lunga stagione di digital entertainment che non inizia ora e che proprio gli sparatutto di Infinity Ward hanno contribuito a definire, dal punto di vista registico e narrativo, tramite il tipico incalzante ritmo da ottovolante, ma anche e specialmente in campo multiplayer, la ragione principale dietro il successo miliardario dei first person shooter prodotti da Activision. In questo caso, pur stando sempre attento a non stravolgere la formula tradizionale, incentrata sull'azione frenetica degli scontri, grazie in primis allo standard dei sessanta fotogrammi al secondo, il nuovo episodio cerca di rimescolare un po' le carte, offrendo mappe più ampie del solito e qualche effetto speciale in più. Al posto della classica modalità zombi, in Call of Duty: Ghosts compare inoltre una variazione sul tema cooperativo a base di alieni e tutta dedicata alla fantascienza di serie B. Insomma, il “vecchio” modern warfare ha lasciato spazio alla science fiction.

Call of Duty: Ghosts, sviluppato da Infinity Ward, è pubblicato da Activision per Pc e console, old e next-gen: Ps3, Ps4, Xbox 360, Xbox One e Wii U. Col gioco si apre un ulteriore arco narrativo, dopo quelli esplorati nei tre Call of Duty: Modern Warface e nei due Call of Duty: Black Ops.