Ebbene sì, il conto alla rovescia è cominciato per l'uscita di Matt Smith e la futura entrata in scena del prossimo Dottore che avverrà nell'episodio natalizio di Doctor Who quest'anno.

Dopo l'annuncio dell'attore della sua prossima uscita di scena, le testate di tutto il mondo hanno cominciato a ipotizzare i prossimi candidati a ricoprire uno dei ruoli più ambiti della televisione.

La voce più riportata è quella di un insider della BBC, senza nome ovviamente:

"Ogni attore, non ha importanza il sesso o l'etnia, verrà considerato. Se saranno bravi, la parte sarà di uno di loro." 

E i nomi che si fanno in giro sono altisonanti: Hugh Laurie, Daniel Radcliffe (Harry Potter), il suo socio Rupert Grint, Benedict Cumberbatch, che però sembra improbabile, e il bravissimo Idris Elba.

Senza contare John Hurt, introdotto nella serie come una sorta di nuova incarnazione/versione alternativa del Dottore. Sono in molti a chiedersi se lo stratagemma non nasconda una scelta precisa e una decisione già presa.

Ma quello che più fa discutere è l'opzione che molti fans ritengono innammissibile: un Dottore donna. Ed è stato proprio Steven Moffat a dichiarare che l'idea è del tutto concreta: "L'atteggiamento verso questa possibilità sta cambiando. Fa parte della tradizione della storia che possa accadere. Il Time Lord può potenzialmente trasformarsi in una donna. Più se ne parla più diventa probabile che un giorno accada."

La testata Wired dice che Doctor Who sta cominciando a diventare anacronistico: "l'unica persona che è sempre un passo avanti a tutti, l'unica un po' migliore di tutti, è sempre un maschio bianco. Il che riflette un imperialismo culturale britannico che non esiste più. Rispetto ad altri telefilm dove il personaggio, una volta definito, non si può più cambiare, il meccanismo di base di Doctor Who permette e anzi richiede l'evoluzione del suo personaggio su base regolare. Altrimenti perché permettere al Dottore di cambiare ed evolvere?"

A voi la risposta.