Prima o poi doveva succedere: il conflitto tra appassionati di fantascienza e appassionati fantasy è giunto alla lotta armata. Di pistola ad acqua, certo, ma sono dettagli.
È successo sabato, a Bellaria, durante la Sticcon/Italcon: Emanuele Manco, autore di racconti di fantascienza (recentemente piratati) ma anche direttore di FantasyMagazine, aveva appena terminato il suo intervento sulla verosimiglianza delle storie fantasy (intervento brevissimo, visto l'argomento inconsistente), quando un drappello è entrato nel locale bloccando le porte e intimando a Manco di alzarsi. Il drappello era formato da due attivisti già ben noti nell'ambiente dei caciaroni fantascientifici, il presidente della NeoRepubblica Kaotica di Torriglia Lukha B. Kremo e l’ambasciatrice kaotica di Francia Selene Verri.
A Manco sono stati letti i capi d'accusa e la sentenza, ovviamente già decisa prima di celebrare il processo, secondo la tradizione Cardassiana.
Manco ha guardato in direzione del suo editore Silvio Sosio, sperando in un'intercessione che non è arrivata. Anzi, Sosio ha proclamato il sostegno di Fantascienza.com all'iniziativa.
Manco ha potuto riguadagnare la libertà facendo atto di contrizione e acquistando per due euro la "pin" del Fronte per la liberazione della fantascienza, col motto Kill The Fairies ("uccidete le fate").
Questo per quei pochi che ancora pensano che le convention siano cose serie...
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