Una volta c'era l'idea che i videogame forti dell'anno si concentrassero in un periodo ben preciso: Natale da noi, il Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti. Oggi non è più così, di produzioni di primo piano ne escono ogni mese, se non ogni settimana. Proprio in questi giorni tocca per esempio a quello che è il più autorevole candidato alla palma di miglior titolo del 2013, cioè Bioshock Infinite, l'ultima fatica di Ken Levine, che nella sua lunga carriera non ha praticamente mai sbagliato un colpo e, alla guida di Irrational Games, ha contribuito a portare il digital entertainment verso una maggiore maturità auspicata da molti. Una strada iniziata negli anni Novanta delle angosce fantahorror, tra shooter e rpg, dei System Shock che si sono tramutati, per il pubblico del terzo millennio affamato di cinema da console, nelle bizzarre utopie in chiave sparatutto dei Bioshock.

Dopo lo stupefacente viaggio nella città sommersa di Rapture, che faceva da sfondo ai primi due titoli della serie, in Bioshock Infinite è il turno di Columbia, una metropoli volante. Se le storie non sono direttamente collegate, il minimo comune denominatore viene rappresentato dalle atmosfere calate in un ricercato retrofuturo e dall'approccio a certi temi. Così, dove Bioshock e Bioshock 2, ambientati negli anni Sessanta, rivolgevano lo sguardo all'oggettivismo di Ayn Rand ponendo il protagonista di fronte al fallimento della città modello creata negli abissi dell'oceano da un carismatico miliardario, Bioshock Infinite, che si svolge all'alba del secolo scorso, è invece costruito attorno al mito dell'eccezionalismo americano, in un clima di fiducia nel progresso, figlio anche dell'immaginario nutrito dalle Esposizioni Universali tenutesi nei decenni precedenti in tutto il mondo e, in particolare, a Chicago nel 1893.

Nella sua fantastica avventura tra le nuvole terse eppure minacciose di Columbia, Levine non può fare inoltre a meno di riflettere sul concetto di libertà gettando un ponte ideale che dalle lotte per i diritti combattute in passato conduce fino agli odierni movimenti di protesta. Bioshock Infinite appartiene infatti a quella categoria di videogame che, al di là del gioco in sé, desiderano lasciare un messaggio, offrendo attraverso gli strumenti del digital entertainment una lettura critica della società.

Bioshock Infinite, sviluppato da Irrational Games con l'aiuto dei team satellite 2K Marin e Human Head Studio, è già disponibile nei formati Pc, Ps3 e Xbox 360, pubblicato da 2K Games. Subito qui sotto, via Youtube, il trailer di lancio: