Permetteteci una punta di orgoglio nell'annunciare l'uscita in Italia di un nuovo romanzo di fantascienza di Ursula K. Le Guin. Era da almeno quindici anni che non usciva un'opera di science fiction di una certa consistenza di questa grande autrice, una dei giganti della fantascienza vincitrice del premio Hugo con due opere che hanno lasciato un segno profondo, La mano sinistra delle tenebre e I reietti dell'altro pianeta.

Ora nella collana Odissea esce Paradisi perduti, titolo originale Paradises Lost, un breve romanzo (o un lungo romanzo breve, se volete) di circa 140 pagine, storia ambientata su un'astronave generazionale lanciata verso le stelle, con tutti i temi sociali, etici, psicologici cari a questa scrittrice. Ursula Le Guin mette in scena una sfida che sentiamo molto presente nel mondo attuale, la sfida tra il razionalismo della scienza e l'irrazionalità religiosa. Che la Le Guin affronta senza dare risposte semplici o scontate, ma certamente anche senza porsi come spettatore neutrale equidistante.

Il libro è arricchito da una splendida illustrazione di copertina realizzata appositamente dell'artista Premio Chesley Maurizio Manzieri.

Si usa spesso questa parola, ma consentiteci di usarla anche questa volta e con convinzione assoluta: se c'è un libro imperdibile, nella scarna produzione editoriale fantascientifica degli ultimi tempi, questo lo è certamente. Da oggi sul Delos Store con spedizione immediata, dal 20 in libreria e tra pochi giorni in ebook.

Quarta di copertina

Sono passati centoventi anni dalla partenza dalla Terra, e ne mancano ancora più di quaranta all’arrivo a Nuova Terra, il pianeta che, si spera, potrà ospitare la prima colonia umana fuori dal sistema solare.

L’astronave è gigantesca. 

La vita a bordo delle migliaia di esseri umani è perfettamente programmata, per conservare l’equilibrio sociale, biologico, ecologico, genetico. 

Ma ora, alla quinta generazione nata in viaggio, sta accadendo qualcosa di imprevisto: molti semplicemente non vogliono arrivare a destinazione. 

La vita sull’astronave è perfetta, perché lasciarla per un futuro incerto su un ignota palla di polvere? 

Ma il conflitto tra chi vuole portare a termine la missione e chi vuole continuare il viaggio all’infinito non è l’unica crisi che mette in crisi la missione. 

I navigatori della nave sono a conoscenza di un segreto che potrebbe far precipitare gli eventi con risultati imprevedibili.

L'autrice

Ursula Kroeber Le Guin è una delle principali autrici viventi di fantascienza e fantasy. Nata a Berkeley nel 1929, figlia di un importante antropologo e di una scrittrice di fiabe, iniziò a scrivere fantascienza fin dalla tenerissima età. Laureata in storia della letteratura francese e del Rinascimento italiano, ha vissuto per anni a Parigi e conosce bene la nostra lingua. Tra gli anni Sessanta e Settanta pubblica i suoi maggiori capolavori di fantascienza: La mano sinistra delle tenebre (1968) e I reietti dell’altro pianeta (1973), che vincono entrambi il premio Hugo e il premio Nebula, e Il mondo della foresta (1973),  premio Hugo. Vince altri due premi Hugo nel 1973 con il racconto seminale Quelli che si allontanano da Omelas e nel 1988 con Le ragazze bufalo

Parallelamente scrive anche fantasy, con la trilogia (in seguito estesa con altri libri) del Mago di Earthsea, o di Terramare come vuole la traduzione più recente dopo l’uscita del film di Goro Miyazaki I racconti di Terramare, ispirato ai romanzi. Nel 1997 è stata finalista al premio Pulitzer.

Dal romanzo Paradisi perduti il compositore Stephen Andrew Taylor ha tratto un’opera che ha debuttato nell’aprile del 2012.

Ursula K. Le Guin, Paradisi perduti (Paradises Lost, 2002), Odissea Fantascienza, Delos Books 2013, pagg. 144, euro 11,80.