Di solito gli eroi dei videogame riescono sempre a metterci una pezza al secondo decisivo. Con un po' di suspense, ogni volta tagliano il filo giusto impedendo al mondo di esplodere e garantendosi così l'ingaggio per un'altra missione impossibile nell'episodio successivo. Ma non vuol dire che il digital entertainment non abbia provato a immaginare anche cosa potrebbe succedere se i suoi eroi infallibili si prendessero un giorno di vacanza e il protagonista stavolta entrasse in gioco parecchio dopo, quando il patatrac è ormai avvenuto. In passato c'è stato chi ha pensato che i problemi si sarebbero potuti comunque risolvere, magari infilando nel calderone i viaggi nel tempo, un'idea balenata, al di là dei vari Timesplitters o Breakdown, pure a Steven Spielberg e su cui il regista avrebbe voluto basare un videogame cancellato da Ea. Oggi non è però probabilmente il caso di piangere sul latte versato. Bisogna già essere felici di aver scampato l'ennesima profezia. Che è stata al centro anche di uno dei pù grossi successi multimediali dell'epoca recente. E non poteva che aprirsi con questo titolo l'elenco delle dodici apocalissi digitali più interessanti degli ultimi anni.

Assassin's Creed III
Assassin's Creed III

Assassin's Creed

(Ubisoft)

Una delle saghe di maggior successo degli ultimi anni ha al centro della sua vicenda proprio la data del 21/12/2012, che incombe come una spada di Damocle sul destino del protagonista, alla ricerca di una soluzione nascosta tra le pieghe della storia nei segreti di una civiltà dimenticata. Il capitolo conclusivo, Assassin's Creed III, non poteva che uscire appena pochi giorni fa.

Fallout 3
Fallout 3

Fallout

(Bethesda Softworks)

Caustica rilettura degli incubi della guerra fredda, tra deserti, città in rovina, rifugi sotterranei, mutanti e radiazioni, la serie Fallout rappresenta lo scenario post-apocalittico per eccellenza nei videogame, anche se nell'aria aleggia il dubbio di una cospirazione. Dopo il successo degli ultimi episodi, Fallout 3 e New Vegas, dovrebbe tornare anche il suo ispiratore, Wasteland.

ZombiU
ZombiU

ZombiU

(Ubisoft)

È solo l'ultimo esponente di un filone ricchissimo, dall'occidente del fenomeno Left 4 Dead all'oriente di Dead Rising e della sua dissacrante parabola sul consumismo. Minimo comune denominatore è il mondo invaso dai morti viventi, in schiacciante superiorità numerica rispetto ai sopravvissuti, che si risvegliano in un pianeta che già non appartiene più agli uomini.

I Am Alive
I Am Alive

I Am Alive

(Ubisoft)

Una delle sorprese dell'anno che prende le distanze dal grosso della produzione hollywoodiana, preferendo richiamare le atmosfere intimiste del film The Road, ispirato all'omonimo romanzo di Cormac McCarthy, con un padre e una bambina in viaggio verso casa, tra le difficoltà di un mondo sconvolto da un imprecisato evento che ha ridotto in macerie la civiltà.

Enslaved
Enslaved

Enslaved: Odyssey to the West

(Namco Bandai)

E se la fine dell'umanità per il mondo non fosse poi una grande perdita? Sposando le teorie recenti, il futuro post-apocalittico di Enslaved non è grigio, ma rigoglioso di quella natura che, senza di noi, ha ripreso il sopravvento. Lo sceneggiatore del gioco, Alex Garland, punta soprattutto il dito sul rapporto spesso succube dell'uomo con la tecnologia.

Disaster: Day of Crisis
Disaster: Day of Crisis

Disaster: Day of Crisis

(Nintendo)

Qui ne capitano davvero di tutti i colori. È come se il protagonista del gioco si trovasse a rivivere la summa del cinema catastrofico di Roland Emmerich in una botta sola: terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, inondazioni, uragani. Ma non è solo sfortuna. Dietro la giornata più nera di Ray, ex marine, ora nelle squadre di soccorso, si celano i piani di un gruppo di terroristi.

Tokyo Jungle
Tokyo Jungle

Tokyo Jungle

(Sony)

Per strada non c'è anima viva. I padroni della città sono ora gli animali, che lottano fra loro per sopravvivere, come nel centro di Tokyo, testimone un tempo del frenetico viavai di milioni di persone e trasformata adesso in un selvaggio zoo a cielo aperto, in questo bizzarro survival action game made in Japan che fa il verso all'Esercito delle 12 scimmie.

Deus Ex: Human Revolution
Deus Ex: Human Revolution

Deus Ex: Human Revolution

(Square Enix)

Più che la fine di tutto, la fine del mondo così come lo conosciamo. Non l'apocalisse biblica, ma l'inizio di una nuova era destinata a sorgere dalle ceneri dell'ingiustizia della precedente, tra la folla in tumulto. È il messaggio con cui l'alfiere dei videogame cyberpunk prova a smuovere le coscienze, in un clima da Strange Days e un finale stile Fuga da Los Angeles.

Darksiders II
Darksiders II

Darksiders

(Thq)

Quest'anno la saga è giunta al secondo episodio di quella che è la più letterale delle fini del mondo, cioè l'Armageddon in chiave biblica, con tanto di cavalieri dell'apocalisse, ma nell'originale interpretazione dell'artista dei comics Joe Madureira, che trasforma le pagine della Bibbia in uno spettacolare albo a fumetti, in mezzo a intrighi e supereroi.

Rage
Rage

Rage

(Bethesda Softworks)

Tra i più classici scenari apocalittici ce n'è uno che anche gli scienziati hanno preso in considerazione, cioè il possibile (ma poco probabile) impatto catastrofico nei prossimi decenni dell'asteroide Apophis con la Terra. In Rage si immagina avvenga il 23 agosto del 2029. Dalle macerie uscirebbe un futuro alla Mad Max caratterizzato da scorribande di predoni e mutanti.

Stalker
Stalker

Stalker

(Thq)

Anche l'Europa dell'Est ha la sua buona dose di paure apocalittiche. L'incidente di Chernobyl ha fornito lo spunto per la serie Stalker, con la sua zona off-limits attorno cui gravita un mistero fantascientifico più complesso, mentre Metro 2033 immagina un futuro nel quale la gente sia costretta a utilizzare i rifugi antiatomici della rete sotterranea di Mosca.

Defcon
Defcon

Defcon

(Introversion Software)

Più che temere le profezie, l'umanità probabilmente dovrebbe stare attenta a non distruggersi con le proprie mani, secondo molti un pericolo, se non imminente, di sicuro concreto. Un modo semplice eccolo qua: la famosa guerra termonucleare globale, descritta dalla sala dei bottoni a mo' di Wargames. Vince chi, mentre il contatore schizza a miliardi di morti, tiene almeno qualcuno in vita. In pratica perdono tutti.