La Fazi Editore pubblica in questi giorni di fine ottobre il lavoro di un'acclamata poetessa e autrice inglese: Catherine Fisher. Il romanzo, primo di una serie, è intitolato Incarceron. La prigione vivente (Incarceron, 2007). La trama ricorda a grandi linee un romanzo scritto nel lontano 1963 da un grande della fantascienza degli anni d’oro: Robert A. Heinlein, ovvero il famoso Orphans of the Sky pubblicato in Italia con il titolo Universo (Urania n. 378).

Mentre Heinlein ci narrava di un mondo chiuso da secoli, dove gli esseri umani vivevano all’interno di una astronave generazionale, ma avevano dimenticato completamente la loro origine e il loro scopo, in Incarceron i protagonisti non "lasciano il nostro pianeta", ma gli abitanti che ci vivono sono i discendenti di chi vi era stato imprigionato. Inoltre descrive anche come è il mondo "fuori" da Incarceron e poi dell’incontro tra i due mondi.

L'autrice ha dichiarato che voleva scrivere un libro su una prigione, ma una prigione immensa, all'interno di un edificio vivente che conteneva villaggi, foreste, immensi corridoi da cui per i prigionieri era impossibile evadere. Un luogo oscuro e violento, un esperimento dove qualcosa non aveva poi funzionato.

Nel leggere questo romanzo il lettore deve appunto immaginarsi una prigione vivente vastissima, così vasta da contenere corridoi e foreste, città e mari. Conoscerà un prigioniero, Finn: è senza memoria ma è sicuro di essere venuto da "fuori", anche se il carcere è stato sigillato da secoli e un solo uomo, leggendario, è riuscito a fuggire.

Nel contempo il lettore deve immaginarsi una ragazza, Claudia, l’altra protagonista, la figlia del giardiano di Incarceron. Vive in una casa padronale e in una società dove lo scorrere del tempo è stato proibito, dove tutto si svolge in un mondo fermo al XVII° secolo e tutto è gestito da computer.

La ragazza deve sposare Caspar, il figlio della regina. Claudia non vuole sposarsi e un giorno, frugando nello studio del padre, trova una chiave di cristallo. Anche Finn quasi contemporaneamente trova una chiave uguale e saranno proprio le due chiavi che permetteranno ai due ragazzi e in pratica ai due mondi di entrare in contatto. Da quel momento molte cose cambieranno.

L'autrice

Catherine Fisher
Catherine Fisher
Catherine Fisher è nata e vive a Newport, nel Galles. Laureata in letteratura inglese, è sempre stata appassionata di mitologia e storia. Ha lavorato come archeologa e insegnante di scrittura creativa. Autrice prolifica, ha scritto serie molto interessanti come Snow-Walker (4 volumi); Book of the Crow (4 volumi); Oracle (3 volumi) nel quale fonde elementi egiziani e greci di magia e di avventura. La trilogia è stata un bestseller internazionale ed è stata tradotta in più di venti lingue. È un'acclamata poetessa e narratrice e tiene corsi per insegnanti e librai.

La quarta di copertina

Incarceron è una prigione avveniristica e invisibile, un enorme edificio vivente percorso da sotterranei e passaggi segreti, al cui interno si estendono foreste, mari e città. È un organismo animato da una mente suprema che tutto controlla, come un vendicativo Grande Fratello. Creata originariamente con l'intento di rinchiudervi tutti i criminali del mondo, ora vive di una crudele inerzia e ospita i discendenti dei prigionieri di un tempo. Tra di loro c'è Finn, un ragazzo nato in questo cosmo tecnologico, che però ha continue visioni di provenire dal mondo esterno, anche se la prigione è sigillata da secoli e solo un uomo, ormai divenuto una leggenda, sembra ne sia scappato.Fuori di Incarceron vive la figlia del suo guardiano, Claudia, che è però reclusa in un mondo dominato dai computer in cui il tempo è stato proibito e dove tutti vivono come nel diciassettesimo secolo. Un mondo in cui la attende un matrimonio combinato contro la sua volontà. Entrambi imprigionati nei propri universi, entrambi desiderosi di evadere, Finn e Claudia scopriranno un oggetto, una chiave di cristallo, attraverso la quale potranno parlarsi. E allora sarà solo questione di tempo prima che i due mondi, finora separati dagli invalicabili confini di Incarceron, entrino in contatto...

Catherine Fisher, Incarceron. La prigione vivente (Incarceron, 2007)

Traduzione Simona Pisauri

Fazi Editore, collana Lain 108, pagg. 374, euro 14,90