Sabato 4 agosto si è tenuta, presso la sede in Piazza Bonomelli 6/6, l'assemblea sociale dell'Associazione Delos Books. All'ordine del giorno alcuni temi tecnici, come approvazione del bilancio e approvazione di alcune piccole modifiche tecniche allo statuto. La partecipazione è stata abbastanza esigua (tra soci presenti e deleghe era presente una decina di soci, ovvero circa uno su centocinquanta iscritti), ma l'occasione non era certo particolarmente interessante, sebbene obbligatoria a termini di regolamento.

L'Assemblea ha votato alcuni cambiamenti nel consiglio di amministrazione, l'organo che regge l'Associazione e che era composto da Silvio Sosio (presidente), Franco Forte (vicepresidente), Luigi Pachì e Gianfranco Viviani. Viviani ha rassegnato le dimissioni; è stato eletto al suo posto Emanuele Manco, curatore del sito FantasyMagazine e della rivista Effemme, che ha ricevuto l'incarico di rappresentare l'Associazione nei rapporti con eventi e manifestazioni, come già da anni fa in modo esemplare con Lucca Games e altri festival.

L'Assemblea ha anche votato l'elezione di alcuni soci onorari: Gianfranco Viviani, per il suo apporto al mondo del fantastico e all'associazione negli ultimi anni nell'ambito editoriale; e Marina Lenti, redattrice di FantasyMagazine nonché consulente legale dell'Associazione.

Infine, un po' sull'esempio del Club City dal quale provengono diversi fondatori della Delos Books, che trent'anni fa aveva nominato socio onorario Clifford D. Simak, si è deciso di proporre l'associazione a un autore internazionale di spicco. Dopo una brevissima discussione tutti sono stati d'accordo nell'offrire questo riconoscimento a Paul Di Filippo, autore edito varie volte da Delos Books e conosciuto di persona da diversi soci alla scorsa Italcon a Bellaria. 

"I am not certain I am worthy of this fine honor, but I accept it instantly and with one hundred percent enthusiasm. Long may the Society exist to do good.  I will always attempt to bring honor to the name" ha risposto Paul Di Filippo quando gli è stato chiesto via email se accettava il titolo di socio onorario.