Premi, premi e ancora premi. La stagione degli annunci di finalisti e vincitori dei premi fantascientifici in palio non è ancora terminata. Ora arriva l'annuncio ufficiale dei finalisti del John W. Campbell Memorial, premio letterario assegnato dal Center for the Study of Science Fiction dell'Università del Kansas. Il premio, assegnato al miglior romanzo in lingua inglese pubblicato nell'anno precedente, venne creato nel 1973 da Brian W. Aldiss e Harry Harrison, due tra i decani della fantascienza mondiale, ed è un sentito omaggio a colui che viene universalmente riconosciuto come il baricentro della "golden age" della fantascienza, cioé quel periodo che va dalla fine degli anni trenta alla seconda metà degli anni quaranta in cui il genere spiccò il salto dalle riviste pulp per approdare a temi e linguaggi maturi.

Per quei pochi al mondo che non lo sapessero John W. Campbell, oltre a essere stato autore di racconti e romanzi entrati nella storia (tra cui Who goes there?, da cui venne tratto La cosa da un altro mondo), per trentasei anni diresse la leggendaria Astounding Science Fiction, la rivista sci fi più longeva in assoluto e tuttora presente sul mercato con il nome di Analog. Campbell, con la sua attenta opera di editor, contribuì in modo determinante alla crescita del genere, spostando il fulcro delle storie dall'avventura pura a temi più complessi e variegati, nonché a una maggior attenzione alla verosimiglianza scientifica delle storie, eredità questa della sua laurea in fisica. Oltre naturalmente a far esordire praticamente tutto il gotha della fantascienza mondiale, da Isaac AsimovA.E. Van Vogt, da Robert Heinlein a Theodore Sturgeon e tanti altri ancora.

Tornando al premio, il Campbell Memorial si distingue dagli altri premi intanto perché è limitato ai soli romanzi, e inoltre perché la giuria che seleziona finalisti e vincitori è ristrettissima (attualmente appena nove membri), il che consente ai giudici di riunirsi e discutere singolarmente ogni opera. Il che non è detto che sia garanzia assoluta, ma se non altro consente un'analisi più attenta dei pregi e dei difetti dei romanzi considerati. Attualmente il board è composto da Gregory Benford, Paul Di Filippo, Sheila Finch, James Gunn, Elizabeth Anne Hull, Christopher McKitterick, Paul Kincaid, Pamela Sargent e Tom Shippey. Un mix quindi di autori, critici ed editor affermati per un premio che si considera un po' la summa di tutti gli altri premi letterari assegnati nell'anno.

Nei finalisti troviamo molti "soliti noti":

Ready Player One di Ernest Cline

This Shared Dream di Kathleen Ann Goonan

Soft Apocalypse di Will McIntosh

Embassytown di China Miéville

The Islanders di Christopher Priest

The Highest Frontier di Joan Slonczewski

Dancing With Bears di Michael Swanwick

Osama di Lavie Tidhar

Robopocalypse di Daniel H. Wilson

Home Fires di Gene Wolfe

Seed di Rob Ziegler

La selezione vede molti tra i finalisti in altre manifestazioni, come Cline, McIntosh, Miéville, Priest, Wilson, confermando quanto di buono la sci fi d'oltreoceano ha saputo confezionare nel 2011, con l'ingresso di qualche nome nuovo e il ritorno di qualche autore di peso come Swanwick, assente dalla scena da un po' di anni. Il vincitore verrà proclamato durante la Campbell Conference, che si terrà all'inizio del mese di luglio.